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I servizi segreti sul Gargano durante la Seconda Guerra Mondiale

A cura di C’era una volta Vieste Gli invii Inglesi all’organizzazione del “Terzo Fronte” sul Gargano Il 15 Giugno del 1943, l’organizzazione segreta antifascista “Terzo Fronte” concordò con gli Inglesi, tramite il canale svizzero di Berna, lo sbarco di materiale all’avanguardia per sabotaggio. Il punto scelto in cui il sommergibile inglese avrebbe effettuato la consegna, era un insenatura tra Vieste e Peschici, probabilmente presso la Chianca. Gli uomini incaricati a ricevere il pericoloso carico furono due agenti dell’OVRA (la polizia segreta fascista) tra cui il comandante della sezione speciale “Ufficio missioni estere” , Luca Osteria, noto come Ugo Modesti e passato alla storia come Dottor Ugo, la più abile spia italiana della seconda guerra mondiale. Fu Luca Osteria ad inventare l’operazione del “Terzo Fronte” presentandola agli Inglesi come organizzazione antifascista, sin dalla stipulazione del patto d’acciaio tra l’Italia e la Germania nel 1939. L’obiettivo dei servizi segreti italiani era prevenire che gli Inglesi creassero un organizzazione contro il potere fascista, presentando un organizzazione fasulla, già pronta, gli Inglesi ci cascarono e non ebbero alcun sospetto fino alla fine della guerra. L’agente segreto Luca Osteria arrivò a Peschici la mattina del 14 Giugno, inviato dal ministero dei trasporti pubblici come geometra incaricato di eseguire rilevamenti; a Peschici prende contatti con il Podestà e scopre che il punto prescelto è irraggiungibile con l’automobile, noleggia allora due muli e si apposta il pomeriggio alle 16.00 al riparo, scattando una fortunata fotografia del luogo per la documentazione dell’operazione. Il sommergibile arrivò alle 2.30 di notte e scaricò 2.500 chili di esplosivo T4, , diviso in 6 contenitori, insieme a micce, detonatori, cavalletti per deviare i treni, mine, ordigni e altre attrezzature sofisticate per sabotaggio. Il Dottor Ugo, ricorderà lo scarico, come una delle sue missioni fisicamente più faticose, trasportare un carico pesante e ingombrante

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La lenta morte del patrimonio culturale della Capitanata

Luciano Sorricaro, amareggiato, riporta su facebook: Masserie di San Severo Vignali Colio – Casino Di Fazio Ieri ho scoperto che la nostra città ha perso uno degli esempi più belli di architettura rurale che possedeva: il casino di Fazio. La foto di due anni fa rapportata a quella di ieri lascia esterrefatti ed increduli: per me é come se avessero abbattuto la chiesa di San Severino! Mi vergogno di appartenere a questa città! Mi vergogno di una città che rincorre impropabili piste ciclabili urbane che potrebbe facilmente trovare fuori porta, che permette l’occupazione di spazi pubblici non più fruibili dalla gente, che riempie le strade di cartelli segnaletici inutili e non indica la presenza dei “gioielli architettonici” che possiede nel suo agro. Mi vergogno dell’indifferenza con cui certi avvenimenti vengono accolti. Mi vergogno della cecità di un città culturalmente morta, che non ha idee, che non persegue progetti semplici e intellettualmente onesti. San Severo svegliati…se fai crollare il passato e cancelli le tue radici culturali non hai più futuro!

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Quando la Foresta Umbra era vissuta – Presentazione libro “Quando correvamo alla Luna”

La vita dei luoghi, dei paesaggi, dei territori, è fatta di storie, spesso storie mai raccontate, lasciate in sospeso; ciò accade tanto più sul Gargano dove, dopo gli anni ’50, tanti luoghi sono rimasti da soli, nel silenzio assoluto della natura. Poi incontri casuali, anche virtuali, e si accendono scintille…e succede che le storie che erano in sospeso trovano corpo e vengono narrate. E’ il caso della storia di Ena Servedio, una bambina cresciuta in Foresta Umbra negli anni ’50; immaginate cosa ha significato ciò, quante suggestioni può ricevere la fantasia di una bambina avendo come grande parco giochi una intera foresta..e che foresta! Ecco, non devo dirvi nient’altro, questo breve post l’ho scritto col cuore per un motivo particolare che non vi svelo qui. Il libro verrà presentato sabato in Foresta Umbra e lunedì a Vieste. Domenico Antonacci Evento facebook Foresta Umbra Sabato ore 11:00 Evento facebook Vieste Lunedì 20 giugno ore 21:00  

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Fase di raccolta delle osservazioni per l’aggiornamento del Piano del Parco del Gargano

I Parchi Nazionali italiani basano la propria attività, di norma, sullo strumento chiamato “Piano del Parco”. A oltre 20 anni dalla sua nascita il Parco del Gargano ancora non è dotato di tale strumento seppur l’iter di elaborazione sia cominciato più di 10 anni fa. E’ per questo che oggi l’ente Parco chiede il parere dei soggetti competenti in materia ambientale e delle autorità territorialmente interessate, sugli aggiornamenti necessari per un adeguamento del Piano del Parco del Gargano all’attuale contesto normativo, ambientale e socioeconomico su cui ricade la competenza del Piano stesso. Il presente documento intende rappresentare in modo chiaro e sintetico gli obiettivi dell’attività di aggiornamento del Piano del Parco Nazionale del Gargano e fornire nel contempo il quadro logico secondo cui sarà effettuata la valutazione ambientale strategica del Piano stesso. In considerazione della rilevanza del tema e delle ricadute economiche, sociali e ambientali è auspicata la maggiore partecipazione possibile e la predisposizione di contributi strutturati in modo da poter essere più agevolmente presi in considerazione. A tal fine viene messo a disposizione l’allegato questionario che si invita ad utilizzare per fornire le proprie indicazioni.” Il questionario, esclusivamente in formato elettronico, dovrà essere trasmesso a: info@parcogargano.it direttore@parcogargano.legalmail.it (PEC) Link documenti Download alternativo Documento rapporto preliminare aggiornamento Questionario per osservazioni AGGIORNAMENTO 16/06/2016 – COMUNICATO STAMPA PNG

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Opportunità: Il MIBACT sostiene la progettazione integrata su scala territoriale per la valorizzazione culturale

In data 8 giugno 2016 è stato pubblicato l’”Avviso pubblico per la selezione di proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale nelle regioni Basilicata, Calabria,Campania, Puglia, Sicilia”. Ci sono a disposizione € 300.000 per progetto finanziato e, essendo un avviso rivolto alla progettazione integrata dei territori, uno dei requisiti è una popolazione non inferiore ai 150.000 abitanti (per fare un esempio l’area Parco Nazionale li supera quindi il Parco, potenzialmente, potrebbe dare il via a questa iniziativa). Le domande di partecipazione possono essere presentate entro il 5 settembre 2016 secondo i requisiti e le modalità specificate nell’Avviso e nei relativi allegati. Come previsto dal Decreto del Segretario generale MiBACT del 3 novembre 2014, la misura è stata attivata dal MiBACT (Segretariato Generale – Servizio II) in collaborazione con l’ANCI, che nelle prossime settimane curerà la realizzazione di attività ed eventi informativi nelle regioni interessate. L’avviso e altre info a questo link Speriamo che anche il nostro territorio riesca a fare la propria parte.

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