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Sant’Eustachio Martire, Patrono di Ischitella (FG)

di Gianluca Giambattista La congregazione di Sant’Eustachio Martire, anche quest’anno con il contributo del popolo rinnoverà lo stretto legame che unisce il Santo alla Cittadina garganica, come ogni anno il 20 Maggio. Il culto del Santo e dei suoi familiari, era già florido intorno al ‘500, ma si pensa abbia radici molto antiche; secondo una leggenda popolare, gli ischitellani scelsero Sant’Eustachio come suo patrono, allorché il Santo liberò il paese dai Turchi-Saraceni traendoli in inganno, nello scenario della Portella ancora oggi presente… La devozione verso il Santo, crebbe con l’arrivo in paese della pregiata Reliquia del Santo donata dalla pontificia basilica di Sant’Eustachio di Roma. Tale devozione si mostra attraverso le innumerevoli persone che portano tuttora il nome del Santo, e nelle varie raffigurazioni del Martire presente nelle chiese e nelle case…. Il popolo ischitellano affascinato dalla vita del Santo, e memore dei numerosi miracoli compiuti, tra cui la liberazione stessa del paese, chiede ancora oggi, a viva voce, di onorare il suo Santo Patrono che lo vede, affiancato alla Moglie e figli martiri e santi, protagonista dei riti religiosi e civili, e dell’intensa devozione che Ischitella nutre per esso. La festività si svolge nei moduli più semplici, iniziando dal solenne novenario dal 11 al 19 Maggio nella chiesa di Sant’Eustachio, per poi concludere in pompa magna il 20 maggio 2016, tra messe solenni, complesso bandistico, fuochi pirotecnici e la solenne processione, plurisecolare rito in cui il popolo è fiero di vedere il suo Santo Patrono Soldato, per le vie della sua amata cittadina.

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Memoria Pugliese in Australia. Il racconto di Matteo Guerra

San Marco in Lamis è sicuramente uno dei centri che più ha contribuito all’emigrazione verso l’Australia. Diversi progetti, fortunatamente, negli ultimi anni stanno raccogliendo le memorie di quell’emigrazione. Così oggi è possibile ascoltare e vedere le testimonianze dirette dei protagonisti di queste storie, come Matteo Guerra, sammarchese di origine che, con il suo accento garganico, racconta in pochi minuti la sua vita e le difficoltà di una scelta coraggiosa come quella affrontata dalla sua famiglia negli anni ’30. Buona visione. Memoria Pugliese in Australia #4. Matteo Guerra. from Memoria Pugliese Australia on Vimeo. Seguite la pagina facebook del progetto Memoria pugliese in Australia

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VOTA SI! ARRESTA LA TRIVELLA O LIBERERAI LO DIMONIO DAL SUBSUOLO!

ARRESTA LA TRIVELLA O LIBERERAI LO DIMONIO DAL SUBSUOLO!   La nudernità di cotesti nefasti tempi sfugge al raziocinio. Fossili gettati allo foco pe’ generare aenergia demoniaca, calore trasformato in vapore, l’aere data parimenti alle fiamme… Negri liquami vengono estratti dalle viscere della terra et usati pe’ donare trazione alli trabicoli. Quando si sa, che i moderni semoventi a quattro rote, son sospinti dallo diabolo, non certo dallo nigro oro. Si la peste nera non basta più, pe’ donar castigo alle genti che violano le leggi della natura la punitionem non pole chesser lo dimonio in persona. Oltre a non scatenare l’ira divina, i vantaggi che s’avrebbero da un sano abbandono della muderna generazione del calore sarebbero svariati: – riduzione dell’emissione di gas sulfurei (fatta eccezione pelli ruminanti vari che continuerebbero a petare); – forte incremento delli mulini (sine Saladini mascherati a produrre lecconie demoniache); – sfruttamento dello sole pe’ scaldare tinozze d’agua (solo d’estate, d’inverno si gelerebbe); – adoptionem di pale eoliche pe’ sciugare i panni lavati. Coscientemente fate ordunque ciò che vi pare più opportuno pello futuro delli pargoli vostri. da Feudalesimo e Libertà

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Fotogallery da “Il Gargano e la sua ferrovia” di A. Petrucci – 1932

di Domenico Sergio Antonacci Facebook dà la possibilità di conoscere virtualmente molte persone con le stesse proprie passioni; per me è successo, ad esempio, con Tommaso Palermo, grande “cercatore di storie” di Foggia e provincia. E’ grazie a lui che oggi posso mostrarvi queste foto, tratte da “Il Gargano e la sua ferrovia”, una pubblicazione del 1932 di Alfredo Petrucci, scritta con l’intento di esaltare il progresso tecnologico raggiunto dal Gargano grazie alle nuove Ferrovie del Gargano. In particolare le seguenti foto, delle quali alcune inedite (almeno per me) riguardano la tratta tra Cagnano Varano e Ischitella. Le foto di Cagnano Varano riguardano la tratta dalla stazione al Vallone di San Francesco.

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