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La poco conosciuta mafia del Gargano

di Piero Innocenti Che l’Italia sia la patria delle mafie non è una novità. Come non lo è la loro consolidata ramificazione nazionale e nel mondo. Il panorama criminale, sempre molto dinamico, va guardato, tuttavia, con molta attenzione, perché accanto alle mafie tradizionali e a quelle straniere presenti in Italia (alcune divenute stanziali), ce ne sono altre, poco conosciute, nate e cresciute più o meno silenziosamente o sottovalutate (dalla stampa, dalle autorità), in alcuni contesti territoriali nostrani. Bisogna leggere i due libri del magistrato Domenico Seccia, per capire, per esempio, che anche nel Gargano esiste, da tempo, una mafia che ormai “..impone il suo comando, la sua forza, la sua violenza”. I media nazionali non hanno dato mai particolare risalto a quella “mafia innominabile” (o “mafia sociale”) da lui descritta nei due libri, pubblicati nel 2011 e 2013 (Editori La Meridiana), frutto della sua esperienza di Procuratore della Repubblica a Lucera, con un linguaggio asciutto, non sociologico, ma basato sui fatti e gli atti giudiziari. Una mafia quella del Gargano, arrogante e, per lungo tempo, negata, come ha denunciato Seccia. Soltanto nel marzo 2009 la Cassazione, confermando una sentenza della Corte di Assise di Foggia, ha riconosciuto la mafiosità di una famiglia garganica detta dei “montanari” (i Li Bergolis). Continua a leggere

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Re Ferdinando I d’Aragona si accampò a Carpino?

Re Ferdinando I si accampò a Carpino prima di assaltare Monte Sant’Angelo? Questo è scritto nel Teatro topografico storico-poetico della Capitanata e degli altri luoghi più memorabili limitrofi di Fraccacreta. Affidabile? Difficile da dire, bisognerebbe trovare altri riscontri. La logica però porta a pensare che, alla fine del XV secolo, sbarcò a Rodi e passò da Carpino, antica via per arrivare a Monte Sant’Angelo dal Gargano Nord; dunque, prima di inoltrarsi nel promontorio fece installare un accampamento a Carpino? Dal Volume 3 del Teatro topografico storico-poetico della Capitanata e degli altri luoghi più memorabili limitrofi di Fraccacreta (ora anche su google books) leggi anche “L’assalto di Ferdinando I a Monte Sant’Angelo“ Chi è Ferdinando I?

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La miniera di bauxite di San Giovanni Rotondo nei ritagli dell’Unità

Abbiamo trattato diverse volte della miniera di bauxite di San Giovanni Rotondo (vedi qui e qui). Questa volta però vi proponiamo alcuni ritagli del giornale L’Unità trovati dall’amico Ludovico Centola de La valle degli eremi. In essi scorrono le problematiche del tempo, sicurezza sul lavoro, licenziamenti, scioperi etc. Oggi non restano che pochi ricordi e i macchinari lì, in località Calderoso..tra pianura e montagna.

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