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#stopamianto Rifiuti e amianto a Torre Mileto/Schiapparo ma nessuno raccoglie

Le seguenti foto, ritraenti i “ridenti” viali di Torre Mileto/Schiapparo (5000 abitazioni abusive) sono state inviate da un lettore anonimo; data 27 giugno 2013. E dovremmo essere in una località “turistica”. Amianto dappertutto ma almeno questa volta è vicino ai secchi e non sperduto in boschi e valloni. Perchè la spazzatura non viene raccolta? Ormai è una discarica a cielo aperto. Vedi anche “Amianto sulla strada tra San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico” Ma la situazione altrove non è migliore..tra abusivismo e spiagge sporche…altro che turismo Ma la situazione altrove non è migliore..tra abusivismo e spiagge sporche…altro che turismo

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#Ischitella lavori in corso…ma “forse” era meglio di no

Riquadri a confronto. Storia e non storia. Il restauro conservativo è tutt’altra cosa…..Foto di Gianni De Maso Il grande disastro dei “restauratori” è voler mettere ordine là dove l’ordine non era mai esistito, è voler raddrizzare ciò che era imperfetto (ossia “u-mano”) raddrizzando linee e forme. L’umanità, ovvero, la disposizione del materiale faticosamente raccolto non rispondeva a schemi rigidamente ripetuti, poiché ogni pietra di qualsiasi forma e misura veniva utilizzata nell’architettura popolare. Anche le schegge venivano inzeppate. IL dramma è che queste cose umili continuano ad essere disprezzate. Per rispettare un opus della tradizione contadina, andrebbero ridisegnate quelle pietre una ad una, come a voler accarezzare ogni cosa che i nostri nonni avevano costruito. Per capire le mie parole bisogna provare a ridisegnare questa pavimentazione e poi anche il rifacimento attuale.Gianni De Maso Foto di Antonio De Cristofaro, didascalia di Raffaella Cannarozzi Foto Gianni De Maso Foto di Antonio De Cristofaro, didascalia di Raffaella Cannarozzi Foto di Antonio De Cristofaro, didascalia di Raffaella Cannarozzi Foto di Gianni De Maso e Antonio De Cristofaro  Vedi anche: Gianni de Maso su Flickr  Centri storici del Gargano alla distruzione

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Marina Militare e INGV sul Gargano con la nave scuola Palinuro

Si è da poco conclusa la Campagna di ricerca RICAMAR nel Golfo di Pozzuoli con l’Unità Idro-oceanografica d’altura della Marina Militare, Nave Ammiraglio Magnaghi, e subito parte una nuova missione scientifica che vede ancora una volta la Marina Militare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) insieme nel monitoraggio dei mari italiani. Questa volta l’area operativa è quella del promontorio del Gargano. La prestigiosa nave scuola Palinuro ospiterà 7 giovani ricercatori dell’INGV appartenenti all’unità ‘Geofisica e Tecnologie Marine’ di Porto Venere. Si tratta di giovani destinatari di Assegno di Ricerca, laureati in varie discipline (fra loro ingegneri, fisici, astrofisici, geologi, ecc.), finanziato dal Fondo Sociale Europeo a seguito di un Bando della Regione Liguria. Questi giovani ricercatori partecipano a diversi progetti di ricerca e innovazione tecnologica con aziende del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine che hanno sede nella città di La Spezia. Il programma di ricerca che sarà svolto a bordo  dello storico veliero si concentrerà principalmente sul campionamento e sulla misura di alcuni parametri fisici della colonna d’acqua al fine di censire possibili risalite di sorgenti di acqua dolce presenti nell’areale marino e costiero là dove sono presenti effetti carsici. Contestualmente, saranno effettuate a bordo di nave Palinuro alcune misure con sistemi gravito-inerziali sperimentali, inizialmente ideati per applicazioni spaziali, che verranno utilizzati per la misura delle sollecitazioni alle quali è soggetta la nave durante la navigazione. I giovani si avvarranno dell’esperienza del personale di bordo per l’esecuzione dei campionamenti e per l’esercizio dell’arte marinaresca. Anche questa attività scientifica si inserisce nel quadro delle collaborazioni in atto tra la Marina Militare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attivate da circa una decina di anni nell’ambito di un accordo denominato CONAGEM (Coordinamento Nazionale di Geofisica Marina) e che, dal suo avvio, ha portato a oltre quindici missioni scientifiche condotte

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