Vai al contenuto

Cosa c’è sotto al nostro mare? Scopriamolo su infondoalmar.info

da infondoalmar.info Sul sito infondoalmar.info da qualche anno sono indicati sulla cartografia di Google Maps alcuni affondamenti e sversamenti di sostanze  accertati nei mari italiani (e non solo). Come potete vedere dall’immagine a sinistra anche le nostre zone sono toccate da questo fenomeno (come più volte indicato da Gianni Lannes già da tantissimi anni) che viene ampiamente sottovalutato per le ricadute che potrebbe avere sulla nostra salute; non sappiamo che sostanze contengano le cosiddette “navi a perdere” o i fusti/container fatti affondare per sbarazzarsi in fretta di scorie altrimenti costose da smaltire. Intanto il numero di tumori nella popolazione del Gargano sembra essere sopra la media e in continuo aumento. Un possibile collegamento? Dovrebbe essere avviato uno screening sulla popolazione da parte delle autorità sanitarie ma tutto tace come se in fondo al mare non fosse celato nulla. Addirittura, dalle indagini avviate molti anni fa a partire dalla morte sospetta del capitano De Grazia (un uomo che stava ficcando troppo il naso), è emerso che alla questione delle navi a perdere, navi dei veleni, sia collegato l’omicidio di Ilaria Alpi; un intreccio, quindi, di gruppi criminali e servizi segreti (basta cercare su google) Tornando al sito, cliccando sui segnaposti sarà possibile visionare una dettagliata scheda della nave e delle informazioni disponibili e accertate sull’affondamento; riporto qualche estratto: Esram Esram Nave cisterna turca da 12.670 tonnellate di stazza lorda. Stando al dossier “Affondamenti sospetti” di Legambiente fu sorpresa a scaricare “il proprio carico speciale” a 13 miglia a nord di Vieste dal peschereccio Messalina di Manfredonia. L’ESRAM allora “urta e affonda deliberatamente il peschereccio”, provocando la morte di Michele Attanasio e Antonio Andretti. Poi fugge a Rijeka in Jugoslavia. Osogovo Osogovo Nave cargo bulgara varata nel1966 con una stazza lorda di 5.747 tonnellate. E’ sospettata di aver scaricato dei container nel

Leggi tutto »

Da Mattinata la bottiglia d’olio eco friendly del food designer Andrea Vecera

di Domenico S. Antonacci Non scrivo mai post promozionali ma questa volta non ho potuto evitarlo. A innescare la miccia è stata una semplice e innocua bottiglia di olio d’oliva che ho visto su twitter dal profilo di Antonella Bisceglia. Le “gocce di sassi” riprodotte sulle due versioni della bottiglia, Monsignore e Principe, sono la sintesi di una ricerca formale tra un prodotto pregiato come l’olio extravergine di oliva Bisceglia ed il suo territorio. I sassi che compongono e caratterizzano i tipici muretti intorno agli oliveti pugliesi, con la loro plasticità intrinseca, diventano il perfetto connubio con le gocce d’olio che fluttuano lentamente all’interno della bottiglia. Antonella gestisce l’azienda Maria Cristina Bisceglia di Mattinata seguendo quella che è una tradizione di famiglia dal 1857, la coltivazione dell’olivo. L’Azienda Agricola Maria Cristina Bisceglia è l’espressione della sensibilità e dell’entusiasmo di una nuova generazione, che ha scelto di continuare una tradizione di famiglia dal 1857: la coltivazione dell’olivo. L’obiettivo è stato quello di ottenere un bottiglia elegante perché l’olio è un dono prezioso. Mattinata, con la sua grande piana, è, insieme a Carpino uno dei maggiori paesi produttori di olio d’oliva della Capitanata e della Puglia intera. Inutile parlarvi dell’olio del Gargano… Ho subito chiesto ad Antonella chi fosse il grafico e mi ha indicato con orgoglio un food designer garganico, Andrea Vecera, peschiciano trapiantato a Torino. Le bottiglie sono completamente eco friendly in quanto la verniciatura é ottenuta con una tecnica particolare, il cambio molecolare del colore del vetro (per ottenere il nero assoluto che è utile a proteggere dai raggi del sole il contenuto) e stampate con colori vetrificati senza uso di solventi, rendendo in questo modo il prodotto riciclabile ed ecologico (link per info sulla tecnica utilizzata). All’azienda Bisceglia ci tengono davvero alla qualità, infatti hanno lavorato anche con

Leggi tutto »

Ancora il Gargano dallo spazio

di Domenico S. Antonacci Quanto ci piace parlare del Gargano visto dallo spazio! Oggi un’altra piccola chicca di cui siamo venuti a conoscenza tramite Giulia, cagnanese che vive a Torino da molti anni (mia cugina). Nel 2007 venne lanciato in orbita l’innovativo satellite Cosmo-Skymed; ebbene, la prima foto scattata dal satellite ritrae proprio il Gargano e precisamente il Lago di Varano! Probabilmente l’operatore era del luogo e voleva verificare la corrispondenza delle immagini con la realtà? 2 luglio 2007, la prima foto del satellite ritrae il Gargano Altre info sul satellite Skymed qui

Leggi tutto »

Ciao Rocco, ciao Lucio

Oggi ho ripescato questo scritto dal sito Garganonews; si tratta di una lettera di Lucio Dalla e mi piace immaginare che sia lui a leggerla ad un’altra persona importante per il Gargano e scomparsa il 1° marzo di tanti anni fa, Rocco Draicchio, un carpinese e un genio che diede inizio a qualcosa che sarebbe cresciuto grazie alla tenacia di poche persone, il Carpino Folk Festival. D.S.A. Questa è una delle tante sere ai piedi del Gargano, a Foggia, come mille altre volte o a Manfredonia o Mattinata, benedetta dal sole e dalla luce che ti riempie gli occhi ma non li ferisce, ma anche a Monte Sant’Angelo tra il fresco delle rocce e il respiro degli ulivi, fra case medievali della bianca dignità del tempo e della memoria rinnovata tra il gotico romanico e longobardo che vuole dire so…prattutto pugliese.Pugliese dei miracoli, dei nomi e dei diavoli, del misticismo e della laica allegria del vento sempre complice e al servizio del pastore e dell’ulivo che suda il caldo dell’estate più bella, più blu di cielo e più bianca di luce che c’è. Io sono anni che vengo tra queste terre benedette e uniche, vengo perchè non so o perchè non ne posso fare a meno per quel misterioso gioco della memoria che analizza i ricordi, li trasporta nel presente, li rinnova e li cambia come fossero respiri dagli inizi secolari o che non si chiudono, non si concludono mai e che mantengono croccante il pane che hai tagliato venti anni prima o non seccano mai quel vasetto di olive che la tata preparava e che tu non hai mai avuto il tempo di aprire. Sono appena le ventidue che decido di passare all’azione; prendo la macchina e, come faccio ogni volta, salgo da Manfredonia verso Mattinata fino a Monte,

Leggi tutto »

ATTENZIONE! Questo blog si è trasferito da Blosgpot a WordPress in data 16/01/2020.
Se dovessi riscontrare immagini mancanti, post incompleti o altri problemi causati dalla procedura di trasferimento, sei pregato di segnalarlo a info@amaraterramia.it, te ne sarò grato.