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Ecco come vi spiego il turismo sul Gargano in poche righe

S.Menaio-Hotel Bellariva, una delle prime strutture ricettive (anni ’30) Lo sviluppo turistico del Gargano ha la sua fase di avvio negli anni ’50-’60 nella forma di campeggio libero di amanti della natura. Conosce però un fondamentale momento di trasformazione nel 1965, con la realizzazione, ad opera dell’ENI, del centro turistico Pugnochiuso, che rappresenta, infatti, la prima importante struttura turistico-alberghiera realizzata sul Gargano (precedentemente erano stati realizzati solo un albergo – di proprietà dell’ACI prima, e dell’EPT dopo, ed un campeggio in località San Menaio). A partire da questo momento comincia la proliferazione di strutture ricettive, che si sviluppano quasi esclusivamente lungo la costa, nel tratto compreso tra Mattinata, Vieste, Peschici, San Menaio, Rodi Garganico, e in particolar modo sulla fascia costiera sabbiosa, più facilmente accessibile. Non si può, però, parlare di una “politica di sviluppo turistico”dato che l’insieme delle attività messe in atto si basa sull’improvvisazione, sulla iniziativa individuale, sulla crescita quantitativa di posti letto, piuttosto che sulla dotazione di nuovi servizi e sull’ampliamento del prodotto turistico offerto. Si punta esclusivamente sul turismo balneare, senza tenere conto delle diverse opzioni e tipologie di servizio possibili. Il moltiplicarsi delle iniziative ricettive delinea così, con il passare del tempo, una struttura di insediamenti turistici continua e lineare, che crea di fatto una cesura tra fascia costiera e aree interne, che appaiono quasi non investite dal fenomeno turistico. E’innegabile che l’immagine turistica del Gargano rimandi ad una vacanza in cui sole e mare rappresentano gli elementi di maggiore attrazione. Non è dato di osservare una rete di accoglienza o di ricettività “diffusa” sul territorio, ma solo un addensamento in alcune aree a prevalente vocazione balneare, benché al turismo balneare si affianchi il turismo religioso, che trova in Monte Sant’Angelo (per lo più in passato) e quasi esclusivamente in San Giovanni Rotondo, centri di

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FOTO – Sviluppo turistico sul Gargano (?)

di Domenico S. Antonacci Foto di Gianfranco Piemontese Sto notanto, ahimè, che Peschici si distingue sempre quando si tratta di discariche abusive. In fondo sulla destra c’è la torre di Sfinale diroccata, una torre secolare che sta crollando. In primo piano una discarica frequentata da vacche. Tra la torre e gli animali, invece, trova posto la palude di Sfinale, un habitat naturale prezioso (si dice un tempo frequentato anche da specie di uccelli come fenicotteri rosa). Pensate che ad un turista non piacerebbe visitare questa zona se fosse tutto in uno stato decente? E’ facile riempirsi la bocca quando nei convegni e vari incontri si parla di sviluppo turistico sul Gargano, di destagionalizzazione….ma se non si comincia dal risolvere questi problemi siamo ben lontani dallo sviluppo. Intanto il turista va sulla spiaggia a qualche centinaio di metri da li…ignora la palude, ignora la torre, ignora le tracce del villaggio neolitico davanti alla torre, ignora la Grotta dell’acqua (ormai inaccessibile perchè recintata abusivamente) che contiene incisioni preistoriche… Quando ci diamo una mossa? Foto Torre Sfinale

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VIDEO – Tromba d’aria nel Tavoliere + Siamo sul sito del corriere del mezzogiorno

Breve tromba d’aria nel Tavoliere, tra San Giovanni Rotondo e Manfredonia, video di Valerio Agricola. Il fenomeno è abbastanza frequente in zona; Maurizio Marrese su facebook scrive: “Si, accade spesso in quelle zone. Questi fenomeni avvengono dove c è “continentalità”, ampi spazi e pianura.”   Siamo sul sito del corriere del mezzogiorno Vedi le foto della tromba marina sul Lago di Varano Vedi il video della tromba marina a San Menaio

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