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Ancora foto del Gargano dallo spazio

di Domenico S. Antonacci   Ci giungono, su segnalazione dell’archivista foto/video dell’ESA Peter Caltner (che ormai ci segnala ogni nuova foto del Gargano), nuove foto dallo spazio scattate dall’astronauta Oleg Kononenko, comandante della ISS ovvero International Space Station (mica pizza e fichi). Eccone una del 1° maggio scattata da una particolare angolazione: Credit ESA/NASA – Taken on May 1, 2012; 12:51 local time, Nikon D2Xs, 180 mm lens. Photographer: Cosmonaut Oleg Kononenko, commander of the International Space Station. A chi non ricordasse o non fosse a conoscenza della “vicenda foto gargano dallo spazio” (è passato già un anno) consigliamo di visitare questi due link: Samantha Cristoforetti fotografa il Gargano Paolo Nespoli ci regala foto dallo spazio su nostra richiesta Nuove foto dallo spazio Il Gargano dal cielo negli anni ’50 Il Gargano visto dall’aereo  La Croazia vista dal Gargano Il Gargano dallo spazio Il Gargano visto dallo spazio 2 Il Gargano visto dallo spazio 3 Il Gargano visto dallo spazio 4 Il Gargano visto dallo spazio 5 Foto dallo spazio dal 1973 ad oggi Se vi è piaciuto il post condividetelo tra i vostri amici! ps..abbiamo ancora altre foto! Volete vederle? hihi

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Quello che non colsi…carrellata di link 11

Provincia di Foggia, salta l’ennesima seduta del consiglio (chist joc’n) Decreto regionale per la prevenzione del rischio incendi estivi Strategia RIFIUTI ZERO per la CAPITANATA Forma Apuliae: nuovo atlante informatizzato del paesaggio storico in Puglia.

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Ossa giganti trovate sul Gargano: quel capodoglio arenato nel 1796

Un nuovo tassello di madreperla presto potrebbe aggiungersi al mosaico dei rinvenimenti che costellano la scoperta dei dinosauri sul Gargano. È la sensazionale testimonianza riportata in un documento sconosciuto fino a oggi, datato 12 marzo 1796: una “relazione – si legge – di un osso di smisurata grandezza ritrovato nel luogo detto Coppa di Mezzo Diocesi di San Marco in Lamis nel Regno di Napoli” a firma di Luigi Maria Izzo, Vicario Generale Nullius, ecclesiastico non nuovo ad articoli del genere. Suo, ad esempio, un intervento sempre su fogli a tema, circa strane emissioni a Monte Granata dove Izzo racconta di aver visto fuoriuscire da alcune cavità del vapore e flebili lingue di fuoco tanto da ipotizzare l’esistenza di un vulcano. Teoria, questa, successivamente smentita da Padre Michelangelo Manicone, il “monacello rivoluzionario”, ne “La Fisica Appula”, raccolta custodita negli scaffali della biblioteca del Convento di San Matteo e a lui intitolata. Continua la lettura su sanmarcoinlamis.eu di Domenico S. Antonacci  L’osso di capodoglio donato al convento di Stignano Appena Antonio Ciavarella mi ha segnalato la notizia ho pensato all’osso di capodoglio custodito fino a qualche decennio fa nel chiostro del convento di Stignano a San Marco in Lamis (ora a Foggia, non so dove) Nel lontano 1778 sulla spiaggia di Rodi si arenò un cetaceo di grosse dimensioni e in segno di devozione i rodiesi donarono una vertebra e una costola al Santuario della Madonna di Stignano, dove sono tuttora custodite. Intorno alla presenza di queste ossa all’interno del santuario la credenza popolare trovò una propria spiegazione affermando che appartenessero ad un drago a sette teste che in tempi lontanissimi dimorava nella valle. La leggenda narra che la presenza di questo drago creava molti disagi alla popolazione locale infatti non lasciava passare alcuno, al punto che rendeva impossibili i rifornimenti

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