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A te si, a te no, dammi questo che ti do quello, se ti voto che mi dai

Quella che si è realizzata è una Dubai “de noantri” come dicono a Roma, ma con alcune sue parti rimaste indefinite, incomplete, abbandonate; nell’insieme essa appare disordinata, confusa e pasticciona, messa su senza programmi, analisi sociologiche, studi di fattibilità, dati statistici, valutazioni di impatto ambientale ed obiettivi politici.E’ l’immagine pressapochista di chi in forma narcisistica ed individualistica ha imposto la propria visione, i propri limiti in un ambaradan caotico senza inizio e senza fine che ha interrotto in modo netto e deciso la narrazione per certi versi poetica e romantica della propria storia e della propria cultura. Una frattura che si è allargata al territorio, al paesaggio, al Gargano. E’ la crisi delle coscienze e della memoria che si manifesta attraverso l’architettura in funzione della rendita proiettata quest’ultima verso uno sviluppo materiale infinito che avviene senza badare all’equità e all’equilibrio.  Credo che nel lontano 28 luglio 1916 Padre Pio avesse visto o previsto questo spettacolo, sarebbe andato via senza voltarsi. La logica qui era diventata un’altra: a te si, a te no, dammi questo che ti do quello, se ti voto che mi dai…Erano oramai gli argomenti principali che tenevano banco dappertutto. Non più lo Stato di Diritto, ma lo Stato del Piacere, delle amicizie, del potere. da La San Giovanni Rotondo di Padre Pio nel XXI secolo…e se andasse via? Di Matteo Pio Pazienza

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Amara terra mia in collaborazione con Schiamazzi presenta il libro “La mafia innominabile”, per conoscere la mafia del Gargano

Presentazione del libro “La mafia innominabile”, Domenico Seccia EVENTO FACEBOOK 5 gennaio 2012  ore 18.30 Sala consiliare del Comune di Cagnano Varano (FG) Saluti prof.ssa Maria Palma De Simoneconsigliere comunale con delega alla culturaIntervengonodon Luca Santoro, parroco Cagnano VaranoGiuseppe Mascia, Presidente Ass. Antiracket ViesteSabatino Del Priore, avvocatoPiero Paciello, direttore de L’AttaccoDomenico Seccia, Procuratore Repubblica Tribunale Lucera, autore Modera la serata,Emanuele Sanzone, giornalista Per un fazzoletto di terra c’era qualcuno anche pronto ad ammazzare. Proprio in Puglia, in quel Gargano ribattezzato “Promontorio della paura”. Una sanguinosa scia di decine e decine di efferati omicidi, di tentati delitti e di vari casi di lupara bianca. Storia antica, ma non troppo. Se il tuo mestiere è quello di fare il magistrato, occuparsi di mafia è come respirare sott’acqua. Non puoi farlo perché non hai le branchie, ma devi trovare il modo per emergere, per affrontarla, per non morire sottofocato.” – scrive Seccia nel suo libro. E ancora… “C’era un tempo in cui la mafia garganica non esisteva. Bisognava vincere la credenza che fosse una magia, popolata dal potente di turno che impone il suo comando, la sua forza e la sua violenza. Non esisteva perché tutti la negavano. Anche i Magistrati che se ne occupavano. Una faida come le altre. La mafia garganica, però, esisteva, eccome. Ammazzava ed ammazza.  Ne abbiamo parlato in precedenza    

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Il pacific trash vortex….il nome di un astronave?No..

Era il 1997 quando un ex marinaio di nome Charles Moore durante una regata fece un’incredibile scoperta: un’isola galleggiante di rifiuti di plastica che si estendeva a circa 500 miglia dalle coste della California fino ad arrivare quasi al Giappone. Un’area immensa con una superficie pari a 4.909.000 Km² e una profondità di 30 metri in un’area poco trafficata dalle imbarcazioni e per questo rimasta ignota per tutti questi anni.Ed è così che dagli anni ’50 tutti i rifiuti di plastica lentamente si sono incastrati l’uno sull’altro dando vita a questo gigantesco mostro. Ricordiamo ad esempio nel 1990 quando dalla nave Hansa Carrier caddero in mare 80.000 paia di scarpe, mentre nel 1992 fu la volta di migliaia di vasche da bagno giocattolo. Solo solo due anni più tardi saranno moltissime attrezzature da hockey. Ma come è possibile che sia potuta accadere una cosa simile? Per saperne di più: Plastica ed oceano, un tutt’uno L’inferno blu Pacific trash vortex Video segnalato da Guido Pietroluongo

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Quando impazzavano le radio amatoriali…e i piloti di aerei le ascoltavano nelle cuffie

Foto di Pierluigi Pelusi, alcuni carpinesi intorno ad un’antenna Casualmente ho trovato un sito dove sono raccolte le storie di tantissime radio amatoriali pugliesi e non solo; qui di seguito riporto quelle del paese del Gargano più attivo sotto questo punto di vista, Carpino…leggete e capirete quanto erano “pazzi” questi ragazzi. RADIO SUPERNATIONAL – RADIO ONDA AMICA – RADIO ONDA ROSSA – RC1 RADIO CARPINO UNO – RADIO ODEON – RADIO ERRE Ricerche di Ruggero Righini  da www.storiaradiotv.it RADIO SUPERNATIONAL nasce nella primavera del 1976 come prima radio di Carpino (Foggia). Giancarlo Pelusi insieme a Tonino D’Arnese costruiscono un trasmettitore. Le prove di trasmissione vengono effettuate dalla sede del gruppo della “Comunita cristiana” nei locali annessi alla chiesa sopra le suore con un giradischi ed un microfono; quelle prime prove tecniche di trasmissione senza l’ausilio del mixer son solo a scopo di prova e forse c’é intenzione di creare una radio di tendenza cattolica, il riferimento è don Francesco Gramazio da poco ordinato sacerdote. La radio inizia le trasmissioni regolari nel giugno 1976 per mezzo di Matteo Maccarone, ha sede in un locale nei pressi della chiesa. Ci sono tra gli altri: Perluigi Pelusi, Mario Massa, Rocco Manzo, Michele Russi, Cosimo Valentino Gianfranco Di Viesti, Rocco Romagnolo, Angelo Circolane e Mario Caputo. Da subito gli amici discutono per trovarsi d’accordo con Matteo Maccarone che vuole dare alla radio un’impronta vicino alla destra, quasi tutti i collaboratori escono dall’emittente. In pratica il Pelusi riprende il suo giradischi e il trasmettitore di suo fratello e mentre Supernational si ferma lui una settimana dopo costituisce Radio Onda Amica. Ricorda Pierluigi Pelusi: “il risvolto politico (ma non so fino a che punto) che io ricordo è proprio quello della nostra fuoriuscita da radio Supernational ( e devo precisare che ci furono delle tensioni abbastanza

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Dal 3 al 6 Gennaio, a Monte Sant’Angelo, l’edizione invernale di FestambienteSud.

“Bacco, la Musa e il Patrimonio” il tema dell’edizione invernale di FestambienteSud che si terrà a Monte Sant’Angelo (città Unesco) da martedì 3 a venerdì 6 gennaio 2012. Ricco e variegato il programma presentato in conferenza stampa: 2 concerti (Rossana Casale e Alfio Antico), un libro (Scurriculum), un film (Il paese delle spose infelici), una speciale visita nelle cripte del Santuario di San Michele Arcangelo divenuto Patrimonio Unesco e l’appuntamento con il festival del Vino al Castello. Il programma completo

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