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Isole Tremiti: documentario audio del 1954 di Roberto Costa

“Le Tremiti” di Roberto Costa può essere considerato un esempio paradigmatico di documentario radiofonico per il ricorrere di tutti gli elementi strutturali che lo contraddistinguono e l’avvalersi di tutte le fonti sonore atte a descrivere il luogo. L’esplorazione delle cinque isole che formano l’arcipelago viene effettuata in compagnia di Franco, un bambino del posto furbo, “dal viso coperto di lentiggini”. La vita che scorre fra San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa viene evocata attraverso le voci dei suoi abitanti e i suoni d’ambiente che le accompagnano, primo fra tutti quello delle onde del mare, una sorta di “continuum” che attraversa tutta la durata del programma. Le testimonianze dei tremitesi, per i quali Napoli è il mondo, le voci degli anziani e dei bambini, gli odori, i versi degli animali, i paesaggi che sembrano bloccati in una perenne attesa descritti con forte capacità evocativa, come questo scorcio di San Domino: “Una strada ripidissima che si restringe all’improvviso per diventare viottolo, dodici casette ad un piano dipinte in rosso, una immensa pineta, campi che producono frumento esile e povero, un cavallo che si aggira libero con passo lento sotto il solleone, ciuffi di gerani, un ciuco immobile come fosse pietra all’ombra di un gelso. Non muove nemmeno la coda per scacciare le mosche”. Il percorso tocca poi le grotte dell’isola di San Domino: la Grotta delle Viole, “una grotta che ha per pavimento un mare di smeraldo, magia di colori limpidissimi, racchiusi in un rozzo scrigno di pietra grigia” e la Grotta del Bue Marino “tutta blocchi di pietra dagli spigoli acuti”. Viene poi narrata la storia dell’Abbazia di Santa Maria a Mare a San Nicola trasformata in fortezza contro i turchi, per cui gli stessi monaci divennero guerrieri. Viene citata poi la leggenda delle diomedee, uccelli marini nei quali

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Presentazione bando valorizzazione e fruizione patrimonio culturale enti ecclesiastici

La bellissima chiesa di Santa Maria di Monte Devio (San Nicandro Garganico)  SMART_IN Puglia – PRESENTAZIONE DELL’AVVISO PUBBLICO DI SELEZIONE DI “INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE E LA FRUIZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE APPARTENENTE AD ENTI ECCLESIASTICI” 18 marzo 2019 ore 10-13 Foggia, presso la Curia Arcivescovile. Nell’ambito della strategia per la valorizzazione, la fruizione e il restauro dei beni culturali della Puglia denominata “SMART_IN Puglia”, il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni culturali, ha predisposto, congiuntamente alla Sezione Valorizzazione Territoriale, un calendario di incontri sul territorio, per un maggior approfondimento dei contenuti del bando, nonché delle modalità di partecipazione e di gestione dei progetti da candidare.

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FOTO: Un nuovo faro “sconvolgente” installato alle Isole Tremiti

Bellezza e paesaggio? Mi chiedo quale mente può fare una cosa del genere e quali menti possono autorizzarle… Il commento di Maurizio Marrese, autore delle foto, non necessita di altre parole. Il nuovo faro sull’Isola di Pianosa Intanto Ivan Cosmai pubblica questo amarcord tratto da “La ESPANA”. Siamo al 25 settembre 1868 viene fatto l’annuncio dell’accensione del Faro di Capraia…

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⚠️⚠️⚠️ XYLELLA: ECCO COSA FARE PER RIDURRE IL RISCHIO ⚠️⚠️⚠️

⚠️⚠️⚠️ XYLELLA: COSA FARE PER RIDURRE IL RISCHIOLEGGI CON ATTENZIONE E SEGUI LE INDICAZIONI! CONDIVIDI QUESTO POST !!!! ⚠️⚠️⚠️ COSA FARE IN SINTESI:1) Tra marzo e aprile arare il terreno (meglio) oppure eseguire sfalci o trinciatura (ma meno efficace!)2) Potare regolarmente gli ulivi3) Rimuovere i polloni al più presto Si precisa che tali misure servono a ridurre la presenza della sputacchina, l’insetto “vettore” del batterio della xylella, e non combattono direttamente il batterio. INTRODUZIONE: Nel piano nazionale anti-Xylella si specificano, tra gli altri aspetti, le misure da applicare nelle zone indenni da Xylella fastidiosa. L’obiettivo di queste misure è quello di diminuire gradatamente, negli anni, la popolazione degli insetti vettori, in particolare il Philaenus spumarius noto anche come Sputacchina, ad oggi ritenuto il più importante vettore del batterio X. fastidiosa. L’insetto compie una sola generazione annua. Le forme giovanili sono facilmente riconoscibili sulle piante erbacee spontanee in quanto sono ricoperte da una tipica massa schiumosa. Queste sono presenti durante la primavera, in particolare fra il mese di marzo e aprile. L’adulto compare tra fine maggio e giugno e si alimenta sugli alberi di olivo (ed altre arboree), dove passa l’estate e buona parte dell’autunno spostandosi di albero in albero. Questo è l’unico stadio capace di trasmettere (stadio critico) il batterio Xylella fastidiosa. Per quando riguarda il controllo, gli stadi più vulnerabili sono sicuramente quelli giovanili, ciò ovvero quando l’insetto è presente sulle piante erbacee. COSA FARE E QUANDO: In questo periodo, cioè tra marzo e aprile, risulta di fondamentale importanza la gestione della vegetazione spontanea attraverso lavorazioni del terreno o, in alternativa, possono essere eseguiti anche sfalci o trinciatura delle erbe che, tuttavia, hanno un effetto minore sul controllo del vettore. Per quando riguarda il controllo degli adulti è bene potare regolarmente gli olivi secondo le buone pratiche di gestione

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