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La nave della Marina che si arenò a Rodi Garganico nel 1862

di Domenico Sergio Antonacci

Qualche anno fa, grazie a una segnalazione di Simone D’Altilia, sono venuto a conoscenza di un episodio, avvenuto nel 1862, che vede arenarsi sul lungomare tra Rodi Garganico e San Menaio, approssimativamente nella zona dell’Hotel Villa a Mare, un rimorchiatore di 70 tonnellate di nome San Pietro (della Marina Pontificia prima a della Marina Italiana dopo).
L’evento, avvenuto precisamente il 9 dicembre di quell’anno, fu seguito dal recupero da parte della pirofregata Archimede solo tre giorni dopo; così la nave venne riportata ad Ancona.

Nel 1870 il rimorchiatore, riparato, passò alla Marina Militare Italiana e fu adibito agli esercizi di tiro al bersaglio in moto, prestando servizio locale a La Spezia e a Venezia. Nel 1875, infine, passò al disarmo e viene radiato.


Giuseppe Troccolo, dopo aver consultato Giulio Giovannelli, mi scrive:
Il rimorchiatore aveva le ruote a motore, era rimasto in rada a Rodi due giorni e rompendo gli ormeggi si era insabbiata nella zona antistante il mulino di mare, lasciando nell’arenile le ruote (di cui lo stesso ha le foto storiche – “da ricercare”); il padre riuscì a salvare tre marittimi (di cui si ricordava i nomi) a riva tornando da San Menaio (…..), raccontandomi anche le modalità di salvataggio (ricordatele anche da sua nonna).


Tuttavia qualcuno dice che il relitto sia ancora sul posto….
Leggendo Quando correvamo alla Luna, un interessantissimo libro per conoscere la storia della Foresta Umbra nel ‘900 (si può acquistare qui)mi sono bloccato su una foto con didascalia “La cabina dei signori Della Bella alle Murge Nere”. Osservando sulla destra ho scorto una nave che potrebbe essere proprio quella arenata…ovviamente la foto è sicuramente posteriore al 1862 (50/60) ma secondo alcune testimonianze orali locali la nave (o ciò che ne rimane) sarebbe ancora sul posto.

E lo potrebbe testimoniare anche questa foto satellitare…

AGGIORNAMENTO:
Ugo Reale ci scrive: Il tratto di costa in questione l’avrò fatto centinaia di volte in lungo ed in largo quando scendo a fare vongole o cannolicchi (è proprio sotto la strada di casa) e posso affermare che non c’è nulla che possa far pensare ad un relitto.A meno che questo non sia totalmente insabbiato ma ne dubito visto che da quando è stato realizzato il porto di Rodi molta sabbia è stata portata via dalle correnti.

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