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Poesie d’olio garganico

Vieste, foto Beltramelli

Olio e bruschetta

E’ tempo di storni e beccacce
producono i forni più focacce
e si consumano nei giardini
per il pranzo corto dei contadini
che sulle scale coi rastrelli
fan cadere i frutti nei cestelli.
E’ l’ultimo loro raccolto
bene prezioso dell’orto
movimenti fatti con garbo
delle olive si ha riguardo.
Al frantoio vanno portate
per essere presto tritate
esce così l’olio nostrano
è il verde oro del Gargano.
In ogni mulino vi è un camino
dove arde la legna pian pianino
e per veder se il gusto piace
si mette sulla viva brace
il pane da fare abbrustolito
unto di olio appena uscito.
Poi va nei vasi d’argilla
che si rafferma e distilla
depositando il fondo
fino a diventar color biondo
alimento antico e importante
per condimento e conservante
e sul pane arso a fette
fa prelibate le bruschette
bocconcini naturali e primitivi
presenti negli attuali aperitivi.

Antonio Monte

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