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No alle aree contigue del Parco Nazionale, l’ennesimo sgambetto al futuro del Gargano

A 21 anni dall’istituzione del Parco Nazionale del Gargano e a 17 dalla nascita dell’ente che lo gestisce ancora non abbiamo un piano del parco ovvero lo strumento principale che un parco ha a disposizione per la gestione del territorio.
Venerdì mattina il piano ha superato l’esame della comunità del parco, ovvero dei sindaci dei comuni del Gargano; questo solo dopo che è stato eliminata dal documento la sezione relativa alle aree contigue, cioè delle fasce intorno all’area parco che fungono da cuscinetto per l’area protetta

L’eliminazione delle aree contigue dal Piano del Parco è una grande sconfitta per il Parco Nazionale,
l’ultima di una lunga serie che vede questo territorio in mano ad
amministratori scellerati ed irresponsabili nella grande maggioranza dei
casi.

Adesso tocca alla Regione Puglia dire la sua.

Ad maiora!..come no…..

Solo per capire qualcosa di più sulle aree contigue citiamo qualche articolo di legge:


L’articolo 32, Aree contigue, della legge quadro sulle Aree Protette
394/91 recita: «1. Le regioni, d’intesa con gli organismi di gestione
delle aree naturali protette e con gli enti locali interessati,
stabiliscono piani e programmi e le eventuali misure di disciplina della
caccia, della pesca, delle attività estrattive e per la tutela
dell’ambiente, relativi alle aree contigue alle aree protette, ove
occorra intervenire per assicurare la conservazione dei valori delle
aree protette stesse». Quindi è la Regione d’intesa con il direttivo del
Parco e gli Enti Locali (e non la Comunità del Parco o i comuni da
soli) a promuovere l’istituzione di aree contigue ed a farlo con fini di
rafforzamento delle norme di protezione ambientale esterna al Parco e
per conservare meglio gli stessi valori dentro i confini del Parco
esistenti.
Il comma 2 dell’articolo spiega che «I confini delle aree
contigue di cui al comma 1 sono determinati dalle regioni sul cui
territorio si trova l’area naturale protetta, d’intesa con l’organismo
di gestione dell’area protetta», quindi le aree contigue (proposte dalla
Regione, la legge non prevede alcun potere in tal senso da parte della
Comunità del Parco) possono aggiungersi al Parco e non essere
utilizzate per ridurlo o cambiarne il perimetro.
Altre informazioni a riguardo delle aree contigue sono qui

Se vuoi saperne di più sulla decisione presa venerdì mattina dalla comunità del Parco leggi qui.

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