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La #transgarganica: Spiriti transumanti in viaggio verso il Salento

 

La mia è la storia
di un fantoccio di carne ed ossa, dalle sembianze umane, troppo umane.
La rabbia degli uomini infatti non è mai stata affar mio. Sono sempre
stato una bestia dall’indole calma, a differenza dei piccoli animali
rabbiosi che si agitano in quella stalla della capitale. I ritmi lenti e
costruttivi dei fratelli bovini sono sempre stati più adatti a me.
Esseri dalla maestosa calma, onesti lavoratori, componenti quadrupedi
della classe operaia, sono loro i miei fratelli. Essi condividono tempo e
fatica con i loro colleghi massari: le loro esistenze sono
profondamente simili… T’amo pio bove! Così cantava il poeta ed io gli
faccio eco. Amore profondo e vero come la rocciosa terra garganica.
Amore intenso come gli odori della pura aria garganica. Amore immenso
come la luce che illumina l’aspro promontorio! Ma l’amore è anarchia!
Anarchica è la vacca podolica, sorella e compagna di vita. Io sono la
tua voce! Gli incompresi muggiti hanno trovato un giusto interprete! Mi è
stato affidato questo onorevole compito e sono ben lieto di portarlo a
termine. Cantore delle storie del sud e dell’est a voi rivolgo il mio
appello: Basta fare le pecore…OGGI!!! Siate VACCHE PODOLICHE! Elevate il
muggito di protesta! MUUUUUU! Seguite il verbo del pastore: BRIOOOOO,
IPTAAAAAAA!!! Io che sono emigrante vi do un consiglio: partite,
guardate il mondo e tornate a casa!

#Latransgarganica Venerdì 30 Maggio Borgagne, Melendugno (LE) 

 
È chiaro, molti cibi fanno comunità.
In maniera complementare: i cibi fanno le comunità e le comunità fanno i cibi.
Così due si delineano i percorsi. Due le genealogie immediate da
affrontare. Dal cibo alla comunità; dalla comunità al cibo. E la
differenza nel cammino, non è intuitiva.
Abbiamo scelto di passare dalle comunità per vedere i cibi. E di abitare i cibi per conoscere le comunità.
Condivideremo con loro del tempo; abiteremo le loro cucine. Li ospiteremo nelle nostre cucine.
E insieme disegneremo una mappa, che cucineremo durante le serate del BIF.
Abiteremo insieme i loro sapori. Per condividere una comunità.
Una comunità è ritualità; cosmologie; parentele; relazioni; musiche; manualità; visioni del mondo.
Quest’anno incontreremo parte della comunità di Borgagne e poi la
comunità di Sannicola con il progetto Spazi Popolari, la comunità
palestinese e la comunità di Carpino (Fg). Da questi incontri nasceranno
quattro cene diverse che apparecchieremo nella cornice di Vico
Sant’Antonio per 50 persone.

La transgarganica
spiriti transumanti in viaggio verso il Salento

Sta arrivando
scampanando. Dopo aver “scasato” la mandria podolica dalla piana verso
la collina, lentamente la carovana di spiriti transumanti dal Gargano
sta giungendo a Borgagne. Sarà un festa. Massari, cantori, cuochi,
suonatori, agricoltori, custodi di sementi racconteranno,
condivideranno, suoneranno e cucineranno i sapori della terra da dove a
sera si saluta il sole.
Una lunga transumanza di persone si è incamminata verso Borgagne per
condividere storie di pastori con la bocca d’armonica; voci di un dio
verde che sopporta anche l’offesa sotto il sole rovente seguendo vacche e
pecore; profumi di mani ammorbidite dal
Stanno arrivando e ci apparecchieranno una tavola per una serata di convivialità festosa.
E
tra un piatto e l’altro il filo di comunità sarà svolto dalle musiche
che suoneranno, dal caciocavallo podolico che faranno sotto i nostri
occhi, dai profumi che questo cucinare diffonderà tra noi, dalle storie
della transumanza che condivideremo.
E insieme mangeremo, danzeremo, canteremo e brinderemo.
Tutto per tessere tele di comunità.
Saranno con noi Giacomo, Dora,
Antonio, Maria Antonietta, Michele, Rocco e Luciano. Cucineranno per
noi una mappa di comunità che si disegna così:
Pane bruscato con crema di favetta
Pane bruscato con crema di fave e cicoria.
Pane tostato con ceci e cicerchie di Carpino.
Cous-cous podolico (piatto nato dall’incontro tra la comunità di carpino e quella palestinese)
Minestra di fava di Carpino (presidio slow food)
Pancotto alla muntanarë
Sentiero del formaggio podolico:
Caciocavallo podolico
Trecce
cacioricotta con marmellate di arance dolci e amare di Rodi Garganico (presidio slow food)
cacioricotta con miele di Carpino
Ricotta con mosto cotto di fichi.



 
La volontà racchiusa nell’idea è
quella di abitare le comunità attraverso lo sguardo dei loro sapori. È
la volontà di conoscere le visioni del mondo, gli stili di vita che le
scelte alimentari (e quindi agricole, pastorali, economiche, culturali)
manifestano. È innanzitutto la volontà di condividere queste visioni di
mondo, questi stili di vita. La volontà di renderle abitabili. La
volontà di essere umani.

Lanciare fili che colleghino le
comunità con gentilezza e con dolcezza. Collegare fili che possano
essere percorsi al ritmo delle stagioni. Non è questione di promozione
di prodotti. È in questione l’abitare e condividere tradizioni. Non è un
saccheggiare luoghi, storie, visioni della vita: è un abitare
rispettoso e generativo perché avvicinare una tradizione non vuol dire
passare «dalla banca della vita solo per ritirare e mai depositare»,
perché «se non si deposita qualcosa, non si può ritirare nulla, a meno
che non si rubi agli altri». Con il sogno e la certezza che poi, dopo
l’abitare condiviso, ogni tradizione rimane e non può non rimanere se
stessa, ma, se viene spinta a compiere un viaggio, può ritornare a casa
con molti insegnamenti e rileggere la propria storia in modo nuovo,
valorizzare qualche cosa che essa ha conosciuto e ha lasciato cadere. Le
differenze rimangono in piedi, ma adesso sono più capaci di ospitare.

Per approfondimenti e i menu delle serate:
www.borgoinfesta.it/cene

cene per 50 persone a serata. costo 20,00 euro
info e prenotazioni:
+39.340.2804989

Venerdì 30 maggio
LA TRANSGARGANICA
Spiriti transumanti in viaggio verso il Salento
con la comunità di Carpino, Gargano (Fg)

Massari, cantori, cuochi, suonatori, agricoltori racconteranno,
condivideranno, suoneranno e cucineranno i sapori della terra da dove a
sera si saluta il sole.

Sabato 31 maggio
FESTA DEI CONTADINI, FESTA DI TUTTI
con la comunità Spazi Popolari,
i colori della terra di Sannicola (Le)

Agricoltori della crisi; impollinatori di nuove pratiche economiche,
sociali e ambientali; seminatori di vecchie pratiche per nuovi modi di
abitare comunità; mani che sarchiano futuro prepareranno una cena che
racconta di ottimismo, di resistenza, di fiducia nella terra e di
comunità umane e sostenibili.

Domenica 1 giugno
MI CHIAMO OMAR
con la comunità palestinese

Il cuoco-attore Omar Suleiman e il cantante Faisal Taher racconteranno,
disegneranno, cucineranno e canteranno la storia di una comunità e le
storie delle persone che questa comunità mantengono viva, anche da
lontano. Cucineranno una mappa di molte e lontane comunità che fanno un
popolo. I sentieri di chi attraversa due mondi e non ha più modo di
fermarsi.

Lunedì 2 giugno
BORGOINFESTA
con le comunità che fanno Borgagne.

La gioia delle comunità che abitano il Borgoinfesta: storie, sapori e
umanità di una convivenza tra chi ci è nato e chi ci si è trovato.
Perché la convivialità della tavola renda cibo l’essere comunità.

Cene per 50 persone a serata • euro 20,00 •
Uteriori info e prenotazioni: +39.340.2804989

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Se dovessi riscontrare immagini mancanti, post incompleti o altri problemi causati dalla procedura di trasferimento, sei pregato di segnalarlo a info@amaraterramia.it, te ne sarò grato.

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