di Domenico Sergio Antonacci
Consultando il Codice Diplomatico Celestino (grazie all’amico Ludovico Centola della Valle degli Eremi), oltre che a trovare numerosi riferimenti al monastero di San Giovanni In Piano nei pressi di Apricena con cui Celestino V ebbe numerosi rapporti (vi soggiornò durante la fuga anche), ho ritrovato due citazioni sul Lago di Varano, una del tutto inattesa.
1294 maggio 22, Napoli.
Carlo II d’Angiò ordina cabellotis faucis pantani Bayrani di non impedire la pesca in due angoli del detto lago, chiamati Piczie Roselletum, all’abate e alla comunità del monastero di S. Giovanni in Piano, dell’Ordine di fra Pietro del Morrone.
Monastero di S. Iohannis de Collimento, Lucoli (AQ)
fondato nel 1077 da Oderisio II, conte dei Marsi. S. Giovanni Battista di Collimento era dotato di numerosi beni fondiari e tra le dipendenze sono attestate le seguenti chiese: S. Maria de Rocca nova de Cerici, S. Agnese di Rodio, S. Angelo in Teria, S. Maria di Varano, S. Nicola di Barano, S. Panfilo di Villa, S. Croce, S. Crisogono, S. Menna, S. Giorgio, S. Mauro di Capradosso, S. Eusanio, S. Salvatore di Collimento, S. Sebastiano, S. Erasmo, S. Angelo di Lucoli, S. Lorenzo de Casula e l’ospedale detto Aque frigide. Annesso da Celestino V a S. Spirito del Morrone, tornò ad essere indipendente nel 1318.
Pantani Bayrani è chiaramente il Lago di Varano (Bayranum era un castrum nell’attuale zona del crocifisso di Varano);
San Nicola di Barano dovrebbe essere San Nicola Imbuti, dove attualmente c’è l’idroscalo abbandonato che ha inglobato il monastero di San Nicola;
Santa Maria di Varano era una chiesa nei pressi delle Torri Varano, a Foce Varano; la chiesa, si dice, sia stata trasformata in garage e dovrebbe essere questa:
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Codice Diplomatico Celestino