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I reperti del Museo Archeologico di Ischitella portati a Bari

Aggiornamento 25/01: il Sindaco spiega i fatti, a fine post il link alla sua intervista.
Resta la sostanza, un museo inaugurato e mai entrato in funzione (13 anni).

Era il 21 agosto 2009 ed io ero lì, 21 anni, che gioivo di fronte all’inaugurazione del primo museo archeologico del Gargano nord, a Ischitella. Applausi, sorrisi, speranze…tradite, di una generazione intera.

I reperti erano frutto degli scavi presso l’abitato daunio di Monte Civita, tra Ischitella e Carpino, un sito archeologico di dimensioni notevoli e ancora da indagare nella sua interezza (intanto i tombaroli continuano a lavorarci su…).
Il museo in realtà non aprì mai ufficialmente, e oggi, 13 anni dopo, siamo giunti all’epilogo di questa triste storia.

Apprendiamo dalla pagina Facebook Belvedere (saremo felici di pubblicare smentite, precisazioni, altro):

I preziosi reperti archeologici custoditi nel museo del convento, non ci sono più.
Non è dato a sapere, perché la sovrintendenza di Bari li ha trasferiti altrove, del resto i nostri amministratori non sono affatto campioni di trasparenza.

Nessuno infatti ha fatto sapere di questo trasferimento, ne delle ragioni occorse, ecco perché vogliamo usare il verbo “trafugare”, ossia “trasferire di nascosto”.Necessariamente “top secret” perché ci si aspettava la definitiva apertura del museo e chi lo attendeva, in particolare, erano quelli del “gruppo ricerche Puglia” quelle persone che hanno “crocefisso Colecchia” ex sindaco che quel museo ha fortemente voluto e inaugurato, per aver troppo lentamente, a loro avviso, reso operativo.Colecchia infatti, fu sfiduciato prematuramente e nuove disposizioni imponevano l’installazione di porte taglia fuoco.In 5 anni di amministrazione “Guerra” non solo non è stato rimosso il problema, ma adesso anche i reperti hanno preso il “volo”.Dove sono quelli che protestavano contro Colecchia?Non è bastato nascondere le chiavi del museo, ora dovranno nascondere anche la faccia, per aver sostenuto questa “morente”amministrazione comunale che ha tratto in inganno loro e tutti i cittadini di Ischitella!

A tal proposito è stato intervistato anche Francesco Paolo Maolucci, ex funzionario della Soprintendenza:

Aggiornamento 25/01: il Sindaco spiega i fatti in un video comparso sui social. Si sta cercando di mettere il museo a norma per poter essere operativo. I reperti sono a Bari ma il Comune di Ischitella, qualora gli spazi lo permettessero, non avrebbe problemi a riportarli nel museo.
Si auspica che sia davvero la volta buona; saranno i fatti a parlare. Buon lavoro.


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