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Isole Tremiti senza controllo, decine di barche ancorate sulle praterie di Posidonia

Dal post di Marlin Tremiti si apprende di fenomeni che in un’Area Marina Protetta come quella di Tremiti non dovrebbero (e non potrebbero, in teoria) accadere.

Solo oggi…. 23 luglio 2022
più di 40 barche ancorate ai Pagliai di San Domino sulla prateria di Posidonia oceanica (specie protetta con divieto di ancoraggio come da disciplinare AMP).
Domani vi faremo vedere, andando a filmare sott’acqua, cosa succede con gli ancoraggi, quanti metri quadrati distrutti in pochi minuti e che vita breve avrà tutta la prateria di Posidonia delle Isole Tremiti.
Ricordo che per questo danno ambientale ci sono dei colpevoli e non sono i diportisti.
Giusto per comprendere l’importanza di proteggere la prateria di Posidonia oceanica:
-1 mq di prateria che regredisce è causa dell’erosione di circa 15 metri di costa sabbiosa.
-1 mq di prateria ha fino a 700/1000 cespi di foglie e più di 40 mq di superficie fogliare.
-1 mq di prateria produce con la fotosintesi da 10 a 15 litri di ossigeno al giorno.
-1 ettaro di prateria può assorbire 400 Kg di anidride carbonica.
-1 ettaro di prateria può ospitare fino a 350 specie diverse di animali.
-1 mq di prateria persa equivale a una perdita in denaro che va da 39.000 a 89.000 euro l’anno (meno produzione di ossigeno, erosione e rifascimento).
-1 mq di “matte” ha bisogno di oltre 100 anni per formarsi.

Una vergogna e una pagliacciata, l’Area Marina Protetta così come il Parco Nazionale che la gestisce, la Guardia Costiera e Capitaneria di Porto che dovrebbero vigilare, dove sono? I veri fini di questi enti totalmente calpestati da personaggi e interessi diversi dalla conservazione e dallo sviluppo sostenibile.
In virtù degli accordi stipulati da questi enti con comuni, regione e Stato, e delle leggi nate a tutela di questo territorio, c’è da aspettarsi una sorveglianza massiccia e costante degli organi competenti: guardia costiera e capitaneria h24.

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