Questo post è scritto in collaborazione con Gargano Natour, il gruppo di guide turistiche ed escursionistiche che opera nel Parco Nazionale del Gargano.
Una vera fatica d’Ercole! Ore e ore di scrittura e rilettura, e l’idea maturava da anni!
Scriverlo cercando di fare mente locale su tanti aspetti non è stato facile e sicuramente il tutto è passibile di migliorie che andrò a fare di volta in volta.
Per chi pensa che la Puglia sia tutta piana, piena di trulli e ulivi, il viaggio sul Gargano potrebbe sconvolgere le convinzioni più solide.
La Puglia, di fatto, è enorme e molto più varia di quello che le cartoline, ops, i post Instagram ci hanno abituato a pensare.
Nei miei anni di lavoro come guida turistica ho percepito spesso, infatti, quel senso di smarrimento e confusione che turisti e viaggiatori provano quando hanno a che fare con il Gargano; non è colpa vostra, tranquilli; è che, bisogna dirlo, non siamo bravi a raccontarci, anzi sul web abbiamo fatto una gran confusione accaparrandoci domini e creando siti web poco utili, spesso fatti con l’unico intento di vendere qualche tour (e che tour, parliamone…!).
Da qui l’idea, da garganico verace e “modesto” conoscitore del territorio, di scrivere questo post realmente utile per voi che pensare di venirci a trovare; e concedetemi qualche battuta di tanto in tanto, per spezzare il discorso.
Chiariamoci, quindi: COS’È IL GARGANO, DOVE INIZIA E DOVE FINISCE?
Non sono domande banali, spesso ho ascoltato dire “domani andiamo in Gargano, a Vieste” da persone che si trovavano a San Giovanni Rotondo o a Rodi Garganico.
Che poi si dice “nel” o “sul” Gargano, perchè questo è un territorio dove si entra, si penetra, si sale, è un’isola montagna (cit. Cristanziano Serricchio).
Pari confusione geografica sul Parco Nazionale del Gargano: no, il Parco Nazionale non è la Foresta Umbra, ma la Foresta Umbra è nel Parco Nazionale, o meglio lo è tutto lo sperone (tranne dei vuoti per far contenti alcuni che minacciavano schioppettate, al solito).
Arriviamo al dunque: il Gargano è pressoché tutto quel territorio, un promontorio, aldilà della linea immaginaria disegnata tra Lesina e Manfredonia. Ah, dettaglio non da poco, abbiamo anche delle isole, le uniche italiane in Adriatico aperto, le Isole Tremiti (sebbene l’identità dei tremitesi sia ben distinta da quella dei garganici).