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“L’Isola Sacra”: visita al Faro di Sant’Eufemia di Vieste (Fotogallery)

Così vicina, eppure irraggiungibile.
Eccomi finalmente su Sant’Eufemia a Vieste, l’isola conosciuta per il faro ma soprattutto l’isola di Venere Sosandra, l’isola-Santuario, così denominata per le iscrizioni alla Dea graffite nella grotta sotto il faro.
In questo luogo scrivere sulla roccia divenne un’abitudine, come avveniva spesso sulle direttrici di comunicazione; e allora ecco centinaia di graffiti e firme di ogni epoca, da quelle del Doge Orseolo (nei viaggi di andata e ritorno per liberare Bari dai Saraceni), fino ai faristi del ‘900.

In questi giorni si conclude la campagna di scavi archeologici delle Università di Bari e Foggia, campagna che si ripete da qualche anno per cercare di ricostruire le fasi dell’insediamento sull’isola ma soprattutto di capirne con più precisione le funzioni (probabilmente legate al sacro).

Indubbiamente si tratta di un’attrattore turistico dalle grandi potenzialità. Spero che nei prossimi anni si lavori nella direzione della valorizzazione e della fruizione del sito, per narrare ai tanti turisti un’altra storia “inedita” di Vieste, quella delle vie del mare.

Grazie al Polo Culturale Vieste, agli archeologi e in particolare al prof. Giuliano Volpe e alla dott.ssa Mariuccia Turchiano, alla guida Vestanus Giò per l’accoglienza e il tempo dedicatomi.

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