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Poggio Pastromele, una lenta rinascita (?)

10/05/2010

Notavo in questi giorni il vigoroso verde della collina di Carpino, Pastrumel nel versante est. Dopo gli incendi annuali (l’ultimo nel 2008, a cui è seguito l’arresto del piromane) alberi ed arbusti stanno ricrescendo (sopratutto ad est,sul lato del cimitero). In particolare il piccolo boschetto (che è sempre stato solo sfiorato dagli incendi lungo gli anni) è ben visibile anche dalla ss693 (la foto affianco è di qualche mese fa)…speriamo che tra una decina di anni la collina ritorni a vegetare completamente.
Circa dieci anni fa erano stati piantati migliaia di alberelli (non ricordo la specie), ma il solito cretino di turno incendiò tutto con le conseguenze che potete immaginare.

La collina è molto più interessante di quanto si pensi sotto diversi punti di vista: è ricca di orchidee, vi nidificano alcune poiane (hanno molte prede, serpenti e vipere…), inoltre è presente il complesso delle grotte di Minutillo, più di 20 cavità che si protraggono per tutto il versante est nella calcarenite (quello che noi chiamamo tufo). L’esplorazione delle grotte è molto pericolosa pertanto sconsigliata assolutamente (anche perchè servono attrezzature specifiche e un buon corso di speleologia) dato che nell’ultimo anno si sono succeduti molti crolli importanti (massi di vari metri cubi ed un muro di contenimento alto 4 metri); c’è addirittura una zona che sta letteralmente sprofondando (si ha la sensazione di vuoto sotto il piano di calpestio); su varie guide (anche del Parco Nazionale del Gargano) viene riportata l’informazione che all’interno delle grotte ci siano dipinti medioevali, notizia mai provata da una documentazione fotografica e archeologica quindi dubitata fortemente da me; appena la situazione lo permetterà (seppure rimane insicuro) faremo un’esplorazione con il gruppo ARGOD di San Nicandro.

Situazione attuale (10 maggio 2010)

 Incendio Luglio 2007

Cassette in una delle grotte

Muro in parte crollato, la restante parte sta scivolando verso il basso.

Amianto in una delle grotte

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2 commenti su “Poggio Pastromele, una lenta rinascita (?)”

  1. Preciso come al solito.
    Stuzzichi la voglia di lunghe passeggiate.
    Anche questo anno niente asparagi per me e quindi niente contatto con la primavera garganica.
    E' una delle cose che mi mancano tanto.

  2. Questo è quello che succede quando si è amministrati da gente incompetente, che manca di cultura. Disinteressamento totale nel preservare "il verde", che sembra niente, ma è fondamentale non solo a livelli paesaggistici ma anche naturali, ecologici: da un lato è un peccato, poi dobbiamo anche dire che siamo fortunati che Carpino si trovi su una collina prevalentemente rocciosa; immaginate invece, trascurare questo elemento in caso contrario, nel caso in cui fosse una collina prevalentemente di terra (franabile)… senza alberi che (detto in maniera molto elementare) con le proprie radici esercitano anche l'azione di "trattenere"… in quelle belle giornate di pioggia torrenziale saremmo già tutti finiti abbash allu vuaddon!!!
    Il vero peccato poi sta soprattutto nel trascurare il potenziale culturale che ci porterebbero le grotte,(che a quanto pare vengono intelligentemente usate come bidoni della spazzatura)anche nel caso fosse vera la storia dei dipinti medioevali. Che spreco, a Carpino, quante potenziali risorse! Tutte ignorantemente cestinate!!!

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