Riparliamo di Cesare Lombroso, il “noto” criminologo al centro di contestazioni nei mesi scorsi (vedi anche il nostro post); trattando dell’eventuale collegamento tra povertà, geologia dei terreni, mefitismo e tendenza al delitto cita più volte il Gargano e la Capitanata; riporto di seguito uno dei passaggi del libro “L’uomo delinquente in rapporto all’antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria”;
vengono citati Carpino, Lesina e Monte Sant’Angelo come paesi dove facilmente si innescavano ribellioni popolari.
Perchè permettiamo che il contadino dell’Alta Italia continui a mangiare un pane avvelenato
che produce la pellagra, quando le leggi che applichiamo sì bene in città ci darebbero il modo di
vietarlo? Perchè permettiamo che il miasma febbrigeno dei campi lo uccida, quando una spesa leggiera in opportuni ricoveri e una facile rivendita del chinino lo salverebbero? Perchè permettiamo, nel Gargano e nella Sardegna, che popolazioni intere dimorino in caverne sotto terra come ai primi tempi dell’umanità, e si dilaniino per la rivendicazione delle terre comunali? Testè il procuratore del Re a Lucera diceva: «A far diminuire i reati sul Gargano, ad impedire gli ammutinamenti popolari in Montesantangelo, ove il popolo in più migliaia corse le vie gridando: Abbasso il Municipio! a prevenire novelle invasioni popolari sul lago di Lesina e Carpino e Castelluccio, che già diedero origine a molti processi, con centinaia d’imputati, occorre
procedere alla rivendicazione dei demanii ed alla quotizzazione suggerita a piccoli lotti dei
patrimonii comunali», o meglio devonsi assistere i lavoratori, favorendone le associazioni, così che
possano aver una mercede rimunerativa dei lavori e trovare nella cooperazione mezzi per resistere
ai disastri agrari ed iniziare colture più intensive e più adatte ai mercati quando le colture solite vengono svalutate dalla concorrenza estera come fa la Liguria che cava dai fiori ed olivi guadagni che il grano non poteva più dare.
da “L’uomo delinquente in rapporto all’antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria”
Chi fosse interessato alla lettura del libro intero può scaricarlo qui