Riproponiamo l’articolo già pubblicato in precedenza…forse il messaggio non è chiaro:
Un mega impianto eolico della potenza complessiva di 372 MW (372 mw = 186 turbine da 2mw o 93 da 4 mw alte oltre 100m) da realizzare nei comuni di Cagnano Varano, San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis e Carpino in provincia di Foggia, più strade di collegamento e relativo cavidotto interrato di allaccio alla stazione, in agro di Foggia, per l’immissione dell’energia elettrica prodotta alla Rete Nazionale.
Nonostante le paventate limitazioni, promulgate di recente dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, relative ai sovvenzionamenti pubblici alle rinnovabili (limitazioni che, secondo molti analisti del settore, avrebbero lo scopo di asfaltare la strada al nucleare) l’espansione economica nei confronti delle cosiddette “energie verdi” in Puglia sembra non conoscere limiti.
La Seanergy s.r.l. con sede in Torremaggiore, tramite il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia dello scorso 5 maggio, ha fatto sapere di aver depositato presso la Provincia di Foggia- Settore Ecologia e Ambiente- e la Regione Puglia – settore industria e industria energetica-, il progetto definitivo e lo Studio di Impatto Ambientale per il procedimento di Autorizzazione Unica relativo alla realizzazione sia del suddetto impianto sia di un altro sito nei comuni di Sant’Agata di Puglia e Rocchetta Sant’Antonio, sempre in provincia di Foggia, della potenza complessiva di 57 MW, più i relativi collegamenti in agro di Deliceto per l’immissione dell’energia elettrica prodotta alla Rete Nazionale.
Un’altra società con sede a Torremaggiore, la ATS Engineering s.r.l. ha presentato, inoltre, presso il comune di Chieuti, la Provincia di Foggia e la Regione Puglia un progetto definitivo di impianto eolico della potenza complessiva di 150 MW.
Lo scorso 4 maggio la Corte UE ha deciso di dare il via libera ai parchi eolici anche nelle aree protette di “Natura 2000”. Una società pugliese aveva acquisito i diritti per la realizzazione di un parco eolico non finalizzato all’autoconsumo, ma alla produzione di energia elettrica a fini commerciali, da costruire all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, zona classificata come sito di importanza comunitaria (Sic) e di protezione speciale (Zps). La richiesta era stata però sempre respinta dall’Ente parco e dalla Regione Puglia. Il Tar della Puglia si era così rivolto alla Corte generale di Giustizia europea che ha concluso che, sebbene gli Stati membri dell’UE siano liberi di adottare norme restrittive riguardo alle installazioni di questo tipo, devono però tener conto delle politiche energetiche europee in atto, volte a promuovere e sviluppare le fonti rinnovabili.
Di recente è stato calcolato che, se tutti gli impianti di rinnovabili finora presentati alle regioni fossero approvati, sarebbero in grado di coprire il cento per cento del fabbisogno energetico nazionale, a fronte dell’obiettivo del 20% fissato dall’Unione Europea. Obiettivo che, secondo l’European Wind Energy Association, sarà abbondantemente superato per quella data. Anche a costo di modificare per sempre l’aspetto di territorio a vocazione turistica come quello pugliese.
Fonte: Sanmarcoinlamis.eu
Prenderà il volo con tutte queste pale!!!!!!Gli ambientalisti cosa ne pensano?