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Rassegna Stampa partecipazione BIT 2013

Raccogliamo qui di seguito la rassegna stampa sulla presenza in BIT della settimana scorsa.
Vi ricordiamo che ne abbiamo parlato in due precedenti post:
Workshop su turismo e socialmedia
Pizzicato B&B e Amaraterra alla BIT 2013

 di Matteo Pelusi, da l’Attacco

«É proprio vero che i social network sono indispensabili per promuovere una destinazione turistica?». Dalla BIT di Milano il Gargano migliore risponde e fa scuola.
«Auguri a tutti gli innamorati, ma prima di tutti alla mia innamorata Sara che, con pazienza, ha sopportato il fatto che il giorno di San Valentino io fossi via». È con questo messaggio che, dalla pagina del suo account facebook, Domenico Sergio Antonacci inizia la sua giornata alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano come relatore garganico nel workshop dedicato alle strategie “social” di promozione turistica.
Blogger di Amaraterra.com, 24 anni, carpinese, laureato in scienze turistiche e laureando magistrale in beni culturali, archeologia e turismo presso l’Università del Molise, da sempre innamorato e appassionato del suo Gargano, Antonacci è stato selezionato, insieme al giovane imprenditore turistico Giuseppe Romondía del Pizzicato Eco B&B di Vico del Gargano, dal team di Puglia Events (assessorato al turismo della Regione Puglia), per rappresentare la Montagna del sole all’evento milanese sulla scorta del lavoro di promozione svolto sinora per la propria terra.

Con Romondía impossibilitato a raggiungere Milano per motivi di lavoro, il 14 febbraio a Vico è giorno di festa patronale, è Antonacci a raccontare come è andata. «Ho passato tutta la mattinata nello stand della Puglia, quel giorno dedicato interamente al Gargano, ad assistere a uno spettacolo straordinario: i cooking show delle masserie didattiche “Falcare” di Cagnano Varano e “Cannarozzi” di Carpino – anch’esse selezionate da Puglia Events – per la preparazione delle orecchiette e delle fave. Le orecchiette, in particolare, hanno avuto un gran successo di pubblico perché i partecipanti hanno potuto cimentarsi direttamente – abilmente guidati dagli operatori della masseria “Falcare” – nella loro preparazione». «Io stesso» prosegue entusiasta il giovane blogger «ho partecipato all’ultimo turno di cooking show e per un’ora e mezza circa, tanto il tempo necessario della “lezione”, ho messo le mani in pasta e ho imparato a fare le orecchiette. Mi sono molto divertito e ho apprezzato tantissimo la professionalità dei titolari di entrambe le masserie didattiche, perché sono stati molto efficaci a trasmettere la storia, la tradizione, la cultura del Gargano, ma anche a promuovere la propria azienda». Di questi momenti, tra l’altro, Antonacci, continuando a lavorare e a promuovere il territorio tramite i social network – facebook e twitter su tutti – ha documentato tutto “postando” in diretta decine di fotografie e messaggi. Su questo ci dice che «la forza dei social network sta tutta qui, cioè nel poter raggiungere, quindi coinvolgere, migliaia di persone in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. In più, con risultati straordinari».
Del pomeriggio e del workshop di cui è stato relatore ci racconta della «grande emozione che ho provato nello stare fianco a fianco con Roberta Milano, docente universitario e consulente di web marketing per il turismo, vero e proprio mostro sacro del settore e mito per me giovane studente laureando grazie ai suoi testi. La sala era piena, però c’erano solo operatori turistici perché il 14 l’accesso alla fiera era riservato agli addetti ai lavori. Ho parlato della mia esperienza come blogger del Gargano con Amaraterramia.com e di quanto l’utilizzo dei social network permetta a piccole strutture turistiche di emergere dal punto di vista della promozione e della comunicazione. L’esempio che ho portato all’attenzione di tutti è stato il Gargano Eco Tour, primo blog tour in Puglia, ideato e organizzato da Giuseppe Romondía che si è svolto nel settembre del 2012 e che ha portato molti blogger, tra cui i ragazzi di Puglia Events, a scoprire i posti meno conosciuti, ma bellissimi, del Gargano: Santa Maria di Monte d’Elio, Torre Mileto, Idroscalo “Ivo Monti” di San Nicola Imbuti, Crocifisso e Pannoni del Lago di Varano. Nel giro di dieci giorni, il Gargano Eco Tour ha raggiunto 2 milioni di impressioni su twitter (è stato visualizzato, cioè, su 2 milioni di pagine di account twitter), novantamila letture di tweet (quindi, del messaggio lanciato sul social network) e 1.500 hashtag (in altri termini, 1.500 persone hanno inserito il Gargano Eco Tour nei loro commenti su twitter). Un grande successo che dimostra come sia possibile, senza spendere grandi cifre, ma solo attraverso la passione per la propria terra e l’uso intelligente dei social network, raggiungere migliaia di persone, anche lontane, e farle innamorare dei luoghi e delle esperienze proposte nel blog tour. Pizzicato Eco B&B, del resto, ha avuto molte prenotazioni di persone che hanno letto del Gargano Eco Tour». Infine, Antonacci commenta: «ho capito che quello che faccio ogni giorno con il mio blog è utile, è riconosciuto da eventi importanti e ne sono molto contento. Soprattutto per il Gargano, perché in questo modo possiamo destagionalizzare e variare l’offerta turistica che non dovrà più essere legata necessariamente al mare, all’estate o alle classiche mete di massa già conosciute».

Una realtà, un sogno che si avvera: giovani, innamorati della propria terra, competenti e preparatissimi che si mettono a disposizione, anima e corpo, per elevare il Gargano a meta turistica ambita non solo in estate.

Il punto dell’imprenditore turistico “alternativo”
Giuseppe Ramondía. Classe ’80 di Vico del Gargano. Laureato allo IULM di Milano in scienze del turismo, master a New York in turismo sostenibile, ha lavorato in svariate città del mondo e attualmente gestisce il Pizzicato Eco B&B. La sua filosofia, di successo, è racchiusa in poche parole: «Gargano Eco Tour è stato un punto di partenza a cui il territorio, la base, gli attori coinvolti hanno risposto alla grande. In modo genuino, senza appoggi politici e con costi bassissimi, abbiamo aperto una via nuova: il turismo esperienziale, emozionale, alternativo. Leghiamo i luoghi a esperienze uniche che solo in questa terra puoi fare. Cooking class, cicloturismo, itinerari tra le masserie, sono solo alcuni degli esperimenti che stiamo realizzando e che ci stanno dando grandi soddisfazioni, non solo economiche. In questo momento il Pizzicato B&B ha la risposta più alta in Puglia, in termini di recensioni, di visibilità tra i social network e i blog tour, di notorietà, perché noi trattiamo il cliente, il turista, come un giornalista, un amico, una persona che deve ritornare perché è riuscito a emozionarsi, a sentirsi coinvolto».

di Antonio Monte
BIT 2013 – Il Gargano ha ben figurato
Ho ricevuto l’invito per partecipare al BIT dove era presente lo stand di Pugliapromozione-Puglia Events. Soddisfatto di avere conosciuto personalmente due grandi promotori: Carlo Caroppo e Viviana Neglia responsabili di Puglia Events.
Alle ore 15 del giorno 14 c.m., nell’area conferenze ho assistito al dibattito Workshop – “E’ proprio vero che i social network sono indispensabili per promuovere una destinazione turistica?” Ospite d’onore, Roberta Milano, Docente universitaria e cofounder BTO Educational. Relatori: Domenico Iannello, Roberta Longo, il nostro Domenico Sergio Antonacci, Emma Taveri; coordinatrice del dibattito, Viviana Neglia.
Il nostro giovane rappresentante ha sottolineato l’importanza di “Il Gargano Eco Tour” ideato ed organizzato a Settembre 2012 dall’imprenditore turistico Giuseppe Romandia del Pizzicato B&B di Vico del Gargano e che il relatore attraverso il suo blogger “Amara Terra Mia” ha portato on-line immagini e luoghi di: Torre Mileto, Santa Maria di Monte d’Elio, Idroscalo ”Ivo Monti” di San Nicola Imbuti, Crocifisso e Pannoni del lago di Varano.
Il nostro giovane ha precisato che questa sua collaborazione ha permesso di fare conoscere i luoghi dell’entroterra del nostro Promontorio, dove ogni suo angolo nasconde la bellezza originale e primitiva, luoghi sconosciuti dove, sassi di granito bianco segnano sentieri mitologici, grotte naturali scavate nelle rocce, antichi rifugi di pastori e di animali, alture da dove si possono ammirare: isole, mare e pantani.
Roberta Longo, travel blogger della redazione Infoturismiamoci, l’anno scorso ha preso parte alla spedizione ed ha esaltato le meraviglie degli affreschi della chiesetta di Monte d’Elio.
La domanda è stata esaudita ampiamente dal nostro rappresentante e da tutti i relatori confermando la validità dei social network, per come fanno arrivare le immagini e i racconti di avvenimenti folkloristici, suscitando dirette emozioni che fanno germogliare la curiosità di visitare i luoghi.
La giornata di giovedì 14 c.m. il Gargano è stato protagonista, merito dei componenti della Masseria Didattica Falcare di Coccia & Figli sita in Cagnano Varano, che nell’Area Cooking
hanno saputo coinvolgere giornalisti e operatori turistici a confezionare le orecchiette e cavatelli
con le mani per poi gustarli cucinati al momento. Anche i componenti della Masseria Didattica “L’Oasi Agriturismo di Cannarozzi” sita in Carpino, nello stand Cooking Show, hanno saputo intrattenere il numeroso pubblico per la dimostrazione culinaria ereditata dall’antica civiltà contadina garganica.
Il piatto del giorno, purè di fave sbucciate, cicorie selvatiche, pane abbrustolito, tutto condito con l’olio extravergine, il nostro oro verde del Gargano.
Il menù è stato preparato al momento davanti agli occhi dei giornalisti e degli operatori turistici che hanno fatto diverse file per l’assaggio, mentre il vino proveniente dalle terre di Federico II veniva offerto dal “Consorzio Puglia in Masseria” di Altamura.
Tantissima curiosità ha suscitato ai presenti, l’abilità della sig.ra Cannarozzi che oltre a dare dimostrazione di come sgusciare le fave utilizzando una piccola cassetta con uno scappello tagliente rovesciato verso l’alto, riusciva a dividere le fave a metà con un martello, scartando contemporaneamente le loro bucce. Nel mentre effettuava i preparativi della pietanza con estrema velocità, forniva notizie dettagliate di come preparare la cucina, gl’ingredienti contenuti, il metodo di semina, la raccolta e la pesatura fatta con metodo antico artigianale. Alla domanda di un giornalista cosa hanno di diverso le fave di Carpino? La signora prontamente: la piana di Carpino il cui terreno chimico fisico sviluppa una qualità di fave dolci dalla varietà autoctona, ha la corteccia sottile e friabile e la sua polpa è ricca di sali minerali, ha la sostanza antiossidante adatta alla terapia per curare il morbo di Parkinson, alimento antico, ricco di fibre, nutriente e antidepressivo.
La piana di Carpino, dal terreno argilloso gode di flussi di corrente provenienti dal mare che incrociano il vapore delle acque stagnanti del pantano, vapore che filtra l’aria salmastra.
La semina avviene nel mese di Ottobre-Novembre ancora con l’aratro tirato dal cavallo, le erbacce in seguito vengono estirpate con la zappa e con le mani, a fine Maggio inizio Giugno, le fave vengono mietute e legate a forma di manocchi (covoni), i manocchi vengono depositati sul terreno e fatti essiccare per una ventina di giorni e poi portati nell’aia per la pesatura dove, uno o più cavalli girano a trotto sui covoni tritando le piante con i loro zoccoli. Si attende il venticello sostenuto per ventilare tutta la pesatura con forche e pale di legno in modo da separare le fave dalla paglia e dai loro baccelli tritati.
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