Anche in Germania si credeva una volta frequente questo male, che chiamavasi dal valgo superstizioso il Ballo di S. Vito, Chorca S. Viti , e curanvasi a suon di Tamburo e delle Trombe militari.
Quelli che ne erano attaccati, saltavano per alcuni giorni senza fermarsi, e quando cadevano stanchi dalla fatica, si balzavano in alto con le coperte ,per impedire, che fosseso sorpresi ,e vinti dal sonno, che lo credevano micidiale; né cessava il loro furore, finche la causa del male non restasse consunta dalla fatica, e purgata dal più copioso sudore.
Lettera sopra il tarantismo, l’aria di Roma, e della sua campagna, ed i palazzi pontificj entro e fuori di Roma, con le notizie di Castel Gandolfo, Francesco Cancellieri, 1817
Sono ben felice di leggere che per la musico-terapia si usavano le Trombe militari (immagino quelle per segnali ad 1 solo pistone, o addirittura senza alcun pistone), per un trombettista come sono io è la conferma di certe mie idee concernenti questo importante strumento a fiato.
Beniamino Piemontese
(Lecce)