da www.lifegate.it
Un emendamento che potrebbe rappresentare una reale minaccia per le aree marine di rilevanza ambientale è stato introdotto la scorsa settimana in occasione della discussione alla Camera sull’esame della proposta di legge in tema di aree protette.
La legge in questione è quella del 6 dicembre 1991, n. 394 e ulteriori disposizioni in materia di aree protette. La minaccia, invece. è rappresentata dalle trivelle che rischiano di rimanere nelle acque territoriali senza limiti di tempo.
Secondo quanto afferma il comitato No Triv l’articolo della legge nasce per vietare le trivellazioni nelle aree protette, ma di fatto ha l’effetto opposto a causa dell’aggiunta di alcune parole quali “fatte salve le attività in corso e quelle strettamente conseguenti” che, senza indicare un limite di tempo, consentono alle compagnie petrolifere di proseguire nelle loro attività estrattive entro le 12 miglia a tempo indeterminato.
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