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Reggitte…una poesia di Francesco Granatiero

Reggitte

Jaspre è la tèrre e assutte,
la tèrre addóu sò nnéte.
Ie ce starrìe cujéte,
dajindre a quiddi irutte,

o sótte i stídde arréte
all’aria nètte i nnútte,
nò spírte, spèrse ndutte
nd’a nnu mére de préte,

o, citte, nd’i zappine,
pe nnu vulìsce sckitte
de ripe e d’aria fine.

Pó’ urrìe, cum’e ll’andiche,
na chióte pe rreggitte
sótta n’àrue de fiche.
Rifugio – Aspra è la terra e asciutta, la terra dove sono nato. Io ci starei quieto, dentro a quelle grotte, o sotto le stelle di nuovo all’aria nitida le notti, non ramingo, sperduto del tutto in un mare di pietre, o, silenzioso, tra i pini, con un desiderio soltanto di rocce e d’aria fina. Poi vorrei, come gli antichi, una tomba per ricetto sotto un albero di fico.

Francesco Granatiero è nato a Mattinata (Fg) nel 1949,  la sua passione è scrivere poesie in dialetto, nello specifico quello di Mattinata (montanaro), il suo paese. Si sta occupando anche del “Vocabolario dei Dialetti Garganici” che, dice lui, sarà pubblicato tra qualche anno. In trepidante attesa per questa nuova “fatica” vi linkiamo al suo blog dove pubblica di tanto in tanto le sue bellissime poesie oltre a qualche video delle “apparizioni in tv” come quello che trovate di seguito:

Enrico Montesano, le Vibrazioni e “Regitte”

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