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Le sorgenti del Gargano

Le sorgenti con portata media superiore ai 100lt/s

La natura carsica del Gargano ne implica la quasi totale assenza di corsi d’acqua superficiali; gli unici degni di nota sono il Correntino ed il Romondato, a carattere torrentizio, il che significa che la loro portata dipende dal regime delle piogge. Il fenomeno del carsismo, esteso a tutto il nostro promontorio, fa si che la maggiorparte delle acque piovane venga filtrata nei terreni ed arrivi sotto terra alimentando le falde acquifere (ecco il perchè di molti pozzi artesiani) per poi ritornare in superficie saltuariamente attraverso le sorgenti;

Sorvolando sul meccanismo di risalita delle acque e sui vari tipi di sorgente, le zone dove queste sono diffuse sono le sponde sud-orientali del lago di Lesina, le sponde del lago di Varano , la zona tra Ischitella e Vico del Gargano, quella tra Vieste e la Testa del Gargano, ed infine la zona di Manfredonia – Siponto; alcuni ipotizzano che quelle di Manfredonia e Lesina siano alimentate dalle acque del Tavoliere fino a 2000 metri sotto il livello del mare.
Negli anni si è proceduto ad un censimento delle fonti sorgive, non sempre accurato, sistematico ed affidabile, anche perchè la portata e la salinità di una sorgente può cambiare in seguito a molti eventi (come terremoti, una semplice apertura di un nuovo pozzo etc..).

TOTALE  portata delle sorgenti intorno al Lago di Varano 1600lt/s

Dei 42 m3/s di precipitazioni (42000 lt/s), circa il 68% viene perso per evapotraspirazione; della restante parte si stima che non meno di 3,4 m3/s (3400lt/s) alimenti sorgenti, mentre circa il 60% dell’alimentazione del Gargano dà vita ad una risorsa idrica sotterranea il cui recapito finale non è a oggi noto, 6500 lt/s che si versano nel mare senza che si conosca l’ubicazione e la reale portata di tali sorgenti.
Questo profondo acquifero viene considerato da alcuni come una fonte per l’utilizzazione razionale e sostenibile di risorse idriche integrative e di emergenza.

Bibliografia: Polemio, M., DiCagno, M., and Virga, R., 2000. Le acque sotterranee del Gargano: risorse idriche integrative e di emergenza. Acque Sotterranee, 68, anno XVII

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3 commenti su “Le sorgenti del Gargano”

  1. in effetti la media è intorno alle 40-50 al giorno…non sono molte, gli argomenti però per molti sono noiosi anche se per certi versi interessanti (culturalmente)…chi ci ama ci segua!cos'altro fare altrimenti?chiudere?

  2. è la prima volta che vedo le portate di queste sorgenti del gargano. conoscevo solo la sorgente potabile ubicata nei pressi di Ischitella e prelevabile attraverso le fontane pubbliche. Con simili portate, differenziando l'acqua potabile e quella salmastra nelle abitazioni, la zona dell'alto tavoliere potrebbe ottenere l'autosufficienza per l'acqua uso civile. Stessa cosa vale per le provincie di Lecce, Taranto e Brindisi, ricche di sorgenti salmastre(vedi taro e chidro con portate entrambi sopra i 2 m3/s., salinità <3%) e potabili.

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