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A Roma una tarantolata per l’arte

La settima edizione delle Giornate dell’Arte, in corso in questi giorni, cerca di sensibilizzare i più giovani aprendo alla musica popolare, senz’altro il medium più diretto per entrare nelle loro passioni, ed organizzando per domenica, a Roma, una grande Festa della taranta che chiuderà le Giornate dell’Arte.
La scelta della taranta non è casuale: si tratta di uno dei riti e dei ritmi che hanno affascinato le generazioni più recenti, finendo per contaminare anche artisti di tutt’altre culture, come i gipsy Gogol Bordello che hanno collaborato con Madonna.
Poiché è la Puglia il cuore dell’arte della taranta, da lì arriveranno i performer, con il patrocinio della Fondazione Notte della Taranta e dell’Associazione Culturale Carpino Folk Festival: ci saranno i Malicanti, fra tarantelle e la pizzica-tarantata che veniva usata nei rituali per curare il morso della taranta, i Mascarimirì con la loro polifonia tradizionale maschile e femminile, il Canzoniere Grecanico Salentino e i Cantori di Carpino guidati dal novantaquattrenne Antonio Piccininno.
Con i proventi della serata verrà restaurato il dipinto murale San Paolo dei Serpenti che si trova nella Chiesa di Santa Maria di Vereto a Patù, in provincia di Lecce, nel Capo di Leuca. Un affresco importante perché conserva una delle più antiche rappresentazioni di san Paolo nell’iconografia popolaresca, che si riferisce alle capacità del santo di curare gli effetti velenosi dei morsi di serpenti e scorpioni e altri animali.

Fonte: vincenzosantoro.it

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