Dopo l’assoluzione in primo grado sono stati assolti anche nel processo d’ appello i dieci ex dirigenti dello stabilimento Enichem di Manfredonia e due esperti di medicina del lavoro accusati, a vario titolo, di disastro colposo, 17 omicidi colposi, 5 casi di lesioni colpose e omissioni di controllo.
Una vicenda iniziata il 26 settembre del 1976 dopo il collasso della colonna di lavaggio dell’anidride carbonica dell’impianto di produzione dell’ammoniaca dell’Enichem, che allora si chiamava ancora Anic, e che causò la fuoriuscita di dieci tonnellate di anidride arseniosa. L’arsenico, ipotizzò la Procura di Foggia, sarebbe rimasto nell’ambiente per sei anni, dal 1976 al 1982, provocando una serie di decessi per tumore. La sentenza di assoluzione di secondo grado è stata emessa dai giudici della terza sezione della corte d’appello di Bari che ha assolto i dodici imputati perché il fatto non sussiste. Una sentenza, quella dei giudici baresi, che ha confermato quella emessa dai giudici del tribunale di Foggia il 5 ottobre del 2007.
Luca Pernice da Corrieredelmezzogiorno.it
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Aggiornamento giugno 2012
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