Monte Sant’ Angelo è celebre per il Santuario di San Michele Arcangelo, meta sin dal V secolo di pelle-grinaggi. La storia del culto di S. Michele sul Gargano è stata a noi tramandata dal Liber de apparitione Sancti Michaelis in monte Gargano, chiamato per brevità Appari-tio, redatto tra la fine del sec. VIII e
gli inizi del IX. In esso si parla della consacrazione della basilica fatta personalmente dall’ Arcangelo; si parla anche delle guarigioni operate da S. Michele per mezzo dell’acqua, la Stilla, che veniva raccolta dallo stillicidio della roccia. Per raggiungere Monte Sant’ Angelo si percorre il cammino dei Pellegrini di San Michele, inte-ressante percorso dalla doppia valenza : naturalistica e religiosa. Attraverso il Bosco di Vieste, Foresta Umbra, Piano di S. Martino, Sferracavallo, Piano Canale e Valle Carbonara si snoda l’antico tratturo che per secoli è stato utilizzato dai Pellegrini Micaelici e dai pastori. I primi lo utilizzavano per recarsi a Monte Sant’ Angelo per ono-rare San Michele ( 8 maggio e 29 settembre ), i secondi per raggiungere le periodiche fiere di bestiame. La storia del ripristino di questo antico sentiero merita di essere raccontata :
“Nel dicembre del 1994 a Vieste, alla presenza di Grazia Francescato, si tenne una tavola ro-tonda sul Parco Nazionale del Gargano.
Al termine della manifestazione i Soci della locale sezione WWF decisero di fare una passeggiata nella Foresta Umbra e, tra una chiacchiera e l’ altra, venne raggiunta la zona dell’ antico percorso che i Pellegrini Micaelici di Vieste utilizzavano per raggiungere Monte Sant’ Angelo. Grazia Francescato, incuriosita dal fatto, cominciò a chiedere notizie più
approfondite ed alla fine del racconto disse : “ Perché voi della Sezione WWF di Vieste non ripristinate questo antico pellegrinaggio di fede Micaelica, tra i secolari boschi del Gargano ? “ L’ idea fu subito accolta con molto entusiasmo e grazie all’ attivismo di molti Soci del WWF la notte del 29 settembre 1995, dopo trent’ anni di silenzio, s’ udirono nuovamente i tre colpi battuti sulla porta della Cattedrale di
Vieste, segno inequivocabile dell’ inizio del pellegrinaggio. L’evento vide anche la partecipazione della stessa
Grazia Francescato, la quale lo immortalò egregiamente nel suo libro “ In viaggio con l’Arcangelo “.
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