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Scopriamo quali sono gli animali pericolosi sul Gargano

di Melchionda Leonardo

(Pericoli derivanti da animali pericolosi nel “Promontorio del Gargano”)

Quando ci si addentra nella natura
selvaggia, può accadere di imbattersi in animali che possono essere
abbastanza pericolosi ed a volte, anche se raramente, letali. Infatti,
l’ambiente naturale ospita varie creature, rettili, insetti, aracnidi
ecc., animali spesso dotati di ghiandole velenifere, armi utilizzate
prevalentemente per immobilizzare o uccidere prede naturali di cui si
nutrono, ma in alcuni casi, possono essere utilizzati contro di noi a
scopo difensivo, sentendosi minacciati dalla nostra presenza
ravvicinata, per questo bisogna stare molto attenti  a dove si
cammina, cosa si tocca, dove ci si appoggia ecc., oltre ad avere un
abbigliamento idoneo al tipo di ambiente.
I pericoli derivati da animali pericolosi
nel nostro territorio per fortuna non sono tanti, ma come gia detto
anche se rari ci sono animali abbastanza pericolosi, in realtà tutti i
ragni e molti insetti sono velenosi, ma pochissimi possono avere effetti
gravi, se non un effetto paragonabile ad una puntura di una vespa o un
calabrone, il problema però sussiste su individui con problemi
allergici, la cui puntura può rilevarsi letale per shock anafilattico,
ma per tali individui vale qualsiasi puntura sia di ragno sia d’insetto o
altro, sia che sia fuori in campagna sia che stia a casa in città, per
cui, evitando allarmismo inutile vi cito solo i pericoli reali,
quelli a cui dobbiamo prestare un po’ di attenzione, perché, essere
punti da ragni, insetti o altri animaletti in genere è all’ordine del
giorno per un escursionista, ma generalmente trattasi di situazioni di
poco conto.
VEDIAMO I 5 PRINCIPALI PERICOLI REALI:

Il pericolo più elevato viene da un Rettile, dall’Aspide o vipera comune (Vipera aspis),
questo rettile è lungo dai 50 ai 65 cm circa, ha un carattere molto
schivo per questo il suo morso è puramente un azione difensiva, del
resto quando può preferisce allontanarsi, ma essendo abbastanza lento
può capitare di trovarsi in alcuni casi a guardarsi negli occhi. Il
veleno di questo rettile è potenzialmente mortale per l’uomo, ma non
sempre, il tutto può variare, dal punto in cui si è morsi, dalla
quantità di veleno che ci viene inoculato che non è sempre lo stesso,
dallo stato di salute della persona che viene morsa, dall’età, ecc.
Esiste un siero antivipera, ma oggi giorno viene utilizzato solo se
veramente necessario, visto che le controindicazioni in alcuni casi sono
peggio del veleno stesso, per cui non è di semplice reperimento come lo
era tempo fa. Pericolo ALTO ***** –  Probabilità di incontro MEDIO ****

Il pericolo n. 2 viene da un Aracnide, un piccolo ragno, “La Malmignatta” o “Vedova Nera” italiana (Latrodectus tredecimguttatus),
che vive tra sassi e sterpaglie, è un ragno abbastanza timido e
preferisce la fuga, ma il suo morso non è da sottovalutare, in caso di
morso recarsi subito al pronto soccorso senza farsi prendere dal panico
per un controllo. Infatti, è un ragno potenzialmente pericoloso, il suo
morso non è doloroso ma possiede un veleno molto potente, tenendo conto
delle piccole dimensioni del ragno stesso e di conseguenza della piccola
quantità che ci viene iniettata, generalmente è raro essere morsi, ed è
raro che sia letale (anche se in Italia si sono verificati alcuni
incidenti letali), come nella vipera dipende molto anche dalla quantità
del veleno che il ragno decide di iniettare ecc. Il ragno è facilmente
riconoscibile per la sua livrea nera lucida con 13 puntini rossi (che a
volte somigliano a cuoricini) sull’opistosoma (posteriore), le sue
dimensioni arrivano al massimo ad 1 cm circa comprese le zampe. Pericolo MEDIO **** –  Probabilità di incontro BASSO **

Il pericolo n. 3 proviene anch’esso da Aracnidi, e precisamente dalle zecche,
tutti credo conoscono questi animaletti, in particolar modo chi in casa
ha cani o gatti. Sicuramente però la zecca che desta le maggiori
preoccupazioni è Ixodes ricinus chiamata
comunemente zecca dei boschi o zecca del capriolo, è la zecca che più
facilmente può attaccare anche l’uomo, in particolare durante
passeggiate ed escursioni in campagna o nei boschi. Le zecche, possono
trasmettere con la loro puntura organismi patogeni, e di conseguenza
varie malattie. In Europa l’Ixodes ricinus è vettore di Borrelia burgdorferi, una malattia infettiva provocata da un batterio sensibile agli antibiotici che provoca la cosiddetta Malattia di Lyme, questa
malattia se non viene curata con gli antibiotici può colpire il sistema
nervoso, gli occhi ed il cuore. Particolare preoccupazione riveste
anche una encefalite di origine virale (TBE) che questa zecca è in grado
di trasmettere, trattasi di una malattia infettiva causata da un virus,
non sensibile agli antibiotici, che colpisce il cervello, le meningi e
il midollo spinale. Pericolo MEDIO/BASSO *** –  Probabilità di incontro ALTO *****



Il pericolo n. 4 proviene da Insetti e precisamente da Imenotteri,
famiglia a cui appartengono api, vespe, calabroni ecc. Come tutti sanno
questi insetti se infastiditi sono in grado di infliggere dolorose
punture, ma come già accennato, per un escursionista le probabilità di
essere punti è elevato, ma, oltre ad un pò di dolore, gonfiore ed
arrossamento nel punto dove si è stati punti niente di più, il problema
principale da questi insetti può provenire da attacchi e punture
inflitte da più individui e ciò può avvenire quando si incappa in un
nido, per cui bisogna stare molto attenti a non avvicinarsi troppo alle
loro colonie. Uno degli imenotteri a cui bisogna prestare la massima
attenzione è la Vespa germanica o vespa di terra (Vespula germanica),
è una vespa robusta, molto aggressiva e temibile, infatti, la notevole
aggressività la differenzia dalle altre vespe (che reagiscono solo se
disturbate), essa, potrebbe pungere anche solo se passiamo vicino al
nido, se sbadatamente viene disturbata e particolarmente pericolosa
visto il numero elevatissimo di individui per colonia. Costruisce il suo
nido generalmente nel terreno e quindi non visibile, formando colonie
molto numerose, le colonie possono essere perenni ed avere più regine. Pericolo MEDIO **** –  Probabilità di incontro MEDIO/BASSO ***
 

In
fine, il pericolo n. 5 proviene sempre da Insetti, questa volta dai
Lepidotteri (farfalle) e precisamente dai bruchi di alcune farfalle
notturne
, come ad esempio la Processionaria del pino e della quercia (genere Thaumetopoea),
infatti i bruchi di questi insetti sono dotati di peli urticanti e
velenosi, e con essi possono provocare vari problemi sia all’uomo che
agli animali, in particolare ai cani. Questi bruchi possono provocare in
caso di contatto con la pelle dolorose eruzioni cutanee con forte
prurito, se a contatto con gli occhi un rapido sviluppo di
congiuntiviti, e in casi rari anche progressiva cecità, se inalati
irritazione delle vie respiratorie e asma, se ingerite infiammazione
delle mucose della bocca e dell’intestino con conseguenti dolori
addominali e vomito. Il nome processionaria deriva dal fatto che questi
bruchi in alcuni periodi si riuniscono e camminano in fila indiana
formando come una processione. Pericolo BASSO ** –  Probabilità di incontro MEDIO/BASSO ***

Ovviamente i pericoli descritti si
riferiscono ai periodi caldi primaverili ed estivi, periodi di attività
di questi animali, nei mesi freddi a parte qualche zecca è praticamente
impossibile incontrarli, in ogni caso, pur verificandosi l’incontro,
sono praticamente inattivi per il freddo ed il pericolo quasi
azzerato. 

(Note: le foto di questo articolo sono state reperite in internet al solo scopo illustrativo).

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