A sera si scatena la movida. Gli italiani arrivano in macchina. Nel
ghetto ci sono almeno quindici «ristoranti», tra cui uno gestito da un
italiano. C’è un patio dove si mangia. Le tariffe per la cena
sono inavvicinabili per i braccianti che cucinano altrove. Con le
nigeriane una prestazione sessuale costa tra i 5 e i 10 euro. Quest’anno
ci sono anche ragazze sudamericane. Sesso a pagamento e commercio delle
braccia, questi sono i cardini di una zona franca dove i desideri
proibiti hanno libera cittadinanza. Qui si vive così da vent’anni.
I dannati nei ghetti del Tavoliere
- di Domenico Sergio Antonacci
- 05/02/2014
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- Persone, Politica
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