AGGIORNAMENTO: SITUAZIONE RISOLTA DA UN GRUPPO DI OPERATORI TURISTICI DELLA ZONA
“Se entro il 17 luglio i ruscelli e le aree infestate da rovi non verranno pulite e se non verrà aperta al più presto una indagine sullo scarico dell’olio, i volontari tireranno i remi in barca e l’Oasi non sarà più visitabile”

Dopo 15 anni dall’intervento finanziato dal Parco Nazionale del Gargano, le staccionate cadono a pezzi, gli alberi di fico con le loro radici stanno insediando le tombe antichissime scavate nella roccia e la recinzione viene ripetutamente distrutta da balordi che vi entrano la notte, lasciando il giorno dopo bottiglie di birra e immondizia di ogni genere che i volontari sono costretti a pulire quotidianamente. E’ da mesi che il gruppo di volontari segnala questi problemi. Il sito per la città potrebbe essere un fiore all’occhiello invece è diventato motivo di imbarazzo per i volontari che guidano i turisti in visita. Se entro il 17 luglio i ruscelli e le aree infestate da rovi non verranno pulite e se non verrà aperta al più presto una indagine sullo scarico dell’olio, i volontari tireranno i remi in barca e l’Oasi non sarà più visitabile.