Grazie ai social network ormai sta diventando abbastanza noto il fatto che il Gargano custodisca tanti gioielli, luoghi nascosti pieni di fascino e storia, spesso difficili da raggiungere per la posizione isolata e impervia.
Ma, ovviamente c’è chi non si scoraggia, come fanno due visitatori abituali, romani, amanti del Gargano. La coppia avventurosa è quella di Maria Grazia e suo marito, “Nozzolone”, che ad ogni festa trovano occasione di tornare.
Appunti e gps alla mano partono da Roma ed esplorano i valloni di Monte Sant’Angelo, le grotte nei boschi garganici e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, conoscono il Gargano molto meglio della maggior parte degli abitanti stessi, anzi, loro lo amano profondamente!
Un lungo diario di viaggio testimonia l’attaccamento alla nostra terra; non mi resta che lasciarvi alla lettura che riserva anche tristi constatazioni, come quella sul diffuso fenomeno dell’abbandono di rifiuti in natura.
Diario di esplorazione di due romani amanti del Gargano
- di Domenico Sergio Antonacci
- 23/01/2017
- 0 commenti
- Ambiente, Persone, Storia
Ti potrebbe interessare anche:
- La storia della Foresta Umbra dagli scrittori classici ai giorni nostri
- Matteo Petroni da Viesti, il fedele amico di Mallardi capitano dei lancieri di Murat
- Racconti dal confino alle Isole Tremiti durante la Seconda Guerra Mondiale
- Storia ed archeologia del paesaggio garganico
- Quegli strani Celti del sud
ATTENZIONE! Questo blog si è trasferito da Blogspot a Wordpress in data 16/01/2020.
Se dovessi riscontrare immagini mancanti, post incompleti o altri problemi causati dalla procedura di trasferimento, sei pregato di segnalarlo a info@amaraterramia.it, te ne sarò grato.
Articoli recenti
Tag