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“Gargano terra bellissima ma di mafia e schiavitù”



Otto mesi dopo i carabinieri sono arrivati nella sua casa alle prime luci dell’alba. Poi sono andati a bussare alla porta delle vedove di Aurelio e Luigi Luciani, innocenti ammazzati per la sola colpa di aver visto: “Il primo lo abbiamo preso”.



“Terra meravigliosa, con gente straordinaria ma di mafia e schiavitù. Foggia e la sua provincia non meritano tutto questo, ed è pèer questo che dobbiamo reagire tutti insieme affinché la Capitanata venga ricordata solo per le tante peculiarità che possiede”. Lo ha detto a San Severo, il sostituto procuratore della DDA di Bari, Giuseppe Gatti, intervenendo alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Marco Minniti. “La mafia di Capitanata è la quarta mafia e rappresenta un’emergenza nazionale, una mafia che è stata capace di coniugare la tradizione con l’innovazione. Qui c’è ancora il cosiddetto familismo mafioso con infiltrazioni di ndrangheta camorra. Una mafia feroce, basti pensare che il 90% dei morti ammazzati sul Gargano non aveva più il volto. I tanti casi di lupara bianca, la grava di Zazzano, il cimitero della mafia garganica.”

Quel che ancora manca è “la collaborazione della gente, che è ancora poca. Difficilmente abbiamo testimoni oculari, o chi denuncia. Qualcosa è cambiato negli ultimi tempi ma non abbastanza. Qualche imprenditore comincia a denunciare ma è importante che si creino delle reti che facciano sentire non isolate le persone che hanno voglia di collaborare. Un sistema mafioso, ma anche della corruzione, non si combatte in maniera isolata. Bisogna combatterlo proponendo un altro sistema, quello della legalità che veda assieme istituzioni, magistratura, forze dell’ordine, associazioni che siano accanto a queste persone che hanno deciso di schierarsi”.
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