Questa terra sembra l’Eden, in grado di regalarvi frutti di ogni tipo e specie in ogni stagione.
Dal mare a 800 metri di quota in mezz’ora di auto, una “biodiversità disarmante” che si riflette anche sul numero di piante edibili un tempo alla base dell’alimentazione delle popolazioni garganiche.
Oggi molti frutti stanno scomparendo, altri (pochi) vengono valorizzati (agrumi del Gargano), ma l’obiettivo di questo breve post è proprio quello di accendere l’attenzione sulla salvaguardia e sul recupero dei frutti “antichi”.
Ne parleremo anche durante le Peregrinazioni Botaniche nel Gargano, iniziativa culturale in cammino che si terrà il 4 luglio in Foresta Umbra (info qui) organizzata da GarganoNaTour e la Schola Botanica Garganica.
Dopo il salto trovi link sul tema dei frutti “dimenticati”.
Ne abbiamo parlato altre volte e qui trovi post e pubblicazioni scaricabili sull’argomento.
Frutti in foto raccolti da Domenico Antonacci, Sara Di Bari, Alessandra Nardella, Giuseppe Antonacci, Antonio Di Bari, Giuliano Iovane.