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Il mare del Gargano invaso dalle retine, va sempre peggio

Riceviamo sulla pagina GarganoPlasticFree e pubblichiamo.

VOGLIO SAPERE CHI SONO I RESPONSABILI!!!
Quel cartello non è nemmeno sbiadito dal sole e dalla salsedine che già il paradiso della Torre di Sfinale è un immondezzaio.VEDETE QUELLE RETI COLORATE? Gli scogli sono pieni perché in mare ce ne sono a centinaia. Facendo un giro in maschera ne ho visti di tutti i colori, pieno ovunque nei pressi della Torre, in mare, sugli scogli e sulla spiaggia.BISOGNA INDIVIDUARE I RESPONSABILI!!! GARGANOPLASTICFREE vi comunico che uno spettacolo così raccapricciante in 41 anni che vado a Sfinale non l’ho mai visto. Chiedo il vostro aiuto per eliminare la montagna di plastica che ha ricoperto i fondali di Sfinale facendo pagare i responsabili dell’immenso danno. INSOPPORTABILE!!!La cosa diventa ancor più immonda leggendo che ne è pieno tutto il Gargano.
Purtroppo non ho portato la fotocamera per le foto subacquee.

Stamattina ero senza telefono e ho fatto una passeggiata a Baia San Nicola, stesso scempio, con una signora toscana ne abbiamo raccolte un mucchio. Parlando con i locali mi confessano di aver denunciato già diverse volte alle autorità. Pescano più retine che pesci già da quest’inverno.

Claudio Costanzucci Paolino, Sindaco di Cagnano, commenta a proposito su Facebook:

Premesso che sono rifiuti speciali e che è compito delle cooperative smaltirli, di azioni promosse dal Comune ce ne sono state tante, sia di tipo preventivo (incontri con gli operatori per sensibilizzarli al corretto smaltimento, campagne con Legambiente, ecc.) e sia azioni repressive dei Carabinieri Forestali. Inoltre, come Comune più volte siamo intervenuti per rimuovere questi rifiuti abbandonati in maniera indiscriminata, gravando di fatto sul bilancio comunale e togliendo quindi risorse ad altri interventi. Abbiamo anche depositato in Provincia un progetto per la realizzazione di un’isola ecologica sul piazzale carico-scarico di Capojale, che rendesse più agevole il conferimento dei rifiuti marini da parte degli operatori ittici. La pastoie burocratiche lo tengono in ostaggio da tre anni.
Nel 2018, da Presidente facente funzione del Parco, ho sollecitato il Ministero dell’Ambiente, inviando un dettagliato Dossier, ma siamo ancora in attesa di una risposta. Alcuni operatori si sono consorziati con imprese che vengono a ritirare questi rifiuti speciali, ma evidentemente c’è chi continua impunito ad imbrattare ed inquinare dolosamente il nostro bellissimo territorio. Questa situazione l’ho evidenziata in tutti i tavoli istituzionali. Ma se accanto ad una presa di coscienza degli operatori, non si affiancano azioni e risorse specifiche, la situazione non cambierà.
Come in tutti gli ambiti della vita sociale ed economica, anche questo settore necessita di educazione, prevenzione e quando serve di repressione da parte degli organismi di controllo. Purtroppo il comportamento scorretto di alcuni finisce poi per danneggiare l’immagine di tutta la categoria.

ATTENZIONE! Questo blog si è trasferito da Blogspot a Wordpress in data 16/01/2020.
Se dovessi riscontrare immagini mancanti, post incompleti o altri problemi causati dalla procedura di trasferimento, sei pregato di segnalarlo a info@amaraterramia.it, te ne sarò grato.

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