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Motocross sui sentieri del Parco Nazionale del Gargano: le guide turistiche ed escursionistiche chiedono maggiori controlli

Hanno fatto discutere le foto circolate sui social e nei gruppi di camminatori di due motociclisti nel tentativo di risalire il famoso sentiero Scannamugliera, in territorio di Monte Sant’Angelo, tra gli escursionisti increduli.

A lanciare l’appello è un gruppo di guide turistiche ed escursionistiche del Gargano:

“Quanto è successo sabato scorso non è una novità perchè non è difficile incontrare nel weekend motociclisti nei sentieri, sia nelle zone Parco che nel Gargano in generale.

Insieme ai visitatori che accompagniamo assistiamo esterrefatti a vere incursioni, anche di decine di moto, spesso senza targa, per evitare il riconoscimento tramite le foto fatte dagli escursionisti. Spesso, inoltre, ciò avviene in zone senza segnale telefonico, dove è impossibile contattare le forze dell’ordine per segnalare.

La normativa nazionale e delle aree protette è chiara e vieta espressamente alle moto di circolare sui sentieri. Il nostro è in primis un appello alla tutela dell’ambiente, visto l’impatto delle emissioni sonore e di gas di scarico negli ecosistemi, ma vogliamo difendere anche il nostro diritto a lavorare in condizioni normali.

Le moto, oltre a disturbare la fauna, distruggono il fondo del sentiero causando l’aumento progressivo del ruscellamento lungo gli stessi. In un periodo in cui si stanno investendo milioni di euro sui sentieri del Gargano è paradossale che ci sia, contemporaneamente, chi vanifichi questi sforzi.

Il nostro sul Gargano non è un lavoro facile al momento. Ci troviamo quotidianamente alle prese con sentieri senza manutenzione, rifiuti abbandonati, chiusure abusive, persone “poco accoglienti”, moto che scorrazzano nei boschi, il tutto anche con escursionisti a seguito, e si può immaginare il danno d’immagine che ne riceve il territorio.

Noi guide siamo esempio di economia sostenibile nell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano, eppure proprio perchè sentinelle del territorio, anche delle zone più remote dai centri urbani, ci sentiamo spesso bistrattati da chi dovrebbe ascoltarci ed essere dalla nostra stessa parte.

Infine lanciamo un appello ai motociclisti affinché siano più rispettosi dell’ambiente e di chi decide di godere appieno e in maniera rispettosa della natura. Nessuno vuole negare ai motociclisti il diritto di esercitare un’attività sportiva, ma è necessario individuare percorsi appositi per gli amanti di queste pratiche ed uniformarsi alle normative esistenti per stabilire una volta per tutte che la libertà dell’individuo si ferma di fronte al bene della collettività.
E per noi l’ambiente è un bene comune, che viene prima del tornaconto o del divertimento personale.”

Le guide:

Domenico Sergio Antonacci
Nicola Pazienza
Concetta Lapomarda
Luisa Arena
Jessica Pizzarelli
Valentino Dirodi
Matteo Falcone
Matteo Prencipe

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