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Porto futuristico a Peschici, il progetto

La società “Prim Marina di Peschici srl” con sede in Torino ha presentato alla Regione Puglia la richiesta di concessione dello specchio d’acqua antistante il paese, con allegato progetto preliminare per realizzare un porto turistico da circa 900 posti. Il progetto è strutturato come un’isola in mezzo al mare collegata alla terraferma da una strada sia pedonale sia carrabile sorretta da piloni in maniera da consentire comunque il passaggio dell’acqua e delle correnti senza ostacolo alcuno in maniera da non incidere sulla linea di costa. La strada si collegherà al braccio già esistente in maniera da diventare una passeggiata lunga circa un chilometro, dalla marina al nuovo porto.

Oltre ai 900 posti per barche che vanno dagli 8 ai 40 metri vi saranno una banchina per l’attracco di navi da crociera da 350 metri, con relativo parcheggio pullman e centro di accoglienza, anfiteatro con scena verso la rupe del castello, centro museale espositivo ove saranno illustrate anche le varie fasi di realizzazione e le tecnologie innovative utilizzate, pronto soccorso medico, cantiere navale, parcheggi coperti, torre di controllo con uffici per la capitaneria di porto e, naturalmente, servizi igienici, ristoranti bar e negozi per i beni di prima necessità.

Tra le originalità del progetto – elaborato dallo studio dell’arch. Vittorio Tarizzo di Torino con la collaborazione di tecnici del posto – vi sono alcune innovazioni di rilievo:

• prima fra tutte l’uso della barriera frangiflutti lungo l’intero perimetro esterno del porto, a una distanza di circa 20 metri, per impedire l’azione delle onde e avere una zona di “calma relativa” nello specchio d’acqua subito adiacente. In questa maniera si evita la realizzazione di grossi muraglioni di forte impatto paesaggistico;
• l’installazione di pale eoliche ad asse ruotante verticale, non impattanti ma di grande efficienza energetica, e di pannelli fotovoltaici a copertura delle parti orizzontali, che renderà la struttura perfettamente autosufficiente dal punto di vista energetico senza la necessità di doversi collegare alla rete pubblica;
• la realizzazione di detta opera avverrà con materiali prefabbricati e/o fabbricati in loco, provenienti via mare con navi e container senza impatti negativi dovuti al passaggio di camion e/o mezzi pesanti di movimenti terra lungo le strade;
• i parcheggi saranno tutti coperti e le auto non saranno posizionate sugli spazi esterni che, viabilità a parte, saranno tutti resi fruibili e attrezzati per il comfort degli ospiti che ormeggeranno la loro barca nella struttura portuale.

Naturalmente la realizzazione della struttura in questione si propone di portare a Peschici oltre alle imbarcazioni di grosse e piccole dimensioni e alle navi da crociera, anche e soprattutto le barche da regata. In Adriatico sono pochissimi i porti capaci di ospitare barche a vela da regata perché oltre alle notevoli dimensioni queste hanno bisogno di un fondale sicuro e di una buona esposizione al vento, cosa che qui non manca grazie a maestrale e scirocco che in maniera alternata non abbandonano questa località garganica.

Ormai il turismo nautico è diventato una realtà presente in tutto il Mediterraneo: il proliferare dei porti turistici e il mercato nautico che sforna barche in continuazione ne sono la più valida testimonianza. Una volta la gente si spostava solo con la roulotte e/o con la tenda, adesso invece si va in vacanza più frequentemente, più agevolmente e più piacevolmente con la barca, chi non può permettersela la affitta. Infatti ci sono molte società di charter nautico a vela e a motore. Una buona fetta del mercato turistico si sposta quindi in barca e la necessità di offrire un degno riparo ai diportisti che scelgono questo tipo di vacanza pare diventata una urgenza, forse la maggiore priorità di cui ha bisogno la cittadina garganica.

Se si offre accoglienza e ospitalità ai diportisti si riuscirà in un certo qual modo ad accaparrarsi una porzione della grande fetta del turismo nautico, altrimenti non resta che rinunciare a favore dei vicini (Vieste e Rodi che finora hanno dimostrato di essere stati più bravi e più capaci degli imprenditori peschiciani), oppure in favore dei dirimpettai croati che fanno da sempre turismo quasi esclusivamente nautico. Se andasse altrimenti sarebbe, come al solito, un’altra – l’ennesima – battaglia persa.

Fonte: Puntodistella

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7 commenti su “Porto futuristico a Peschici, il progetto”

  1. Sappiamo che Peschici da sempre è un paese in cui regna l'esuberanza…
    Pensate al rimboschimento ragazzi…che è la cosa piu importante!!!! Siamo alle solite…uno apre un'attività nuova, tutti aprono la stessa attività…
    Pensate al rimboschimento ragazzi..distinguetevi per opere positive non per progetti fuori luogo, assolutamente non realizzabili e completamente avulsi da ogni cognizione logica e saggia…siamo sul Gargano non a Dubai..Pensate alle cose serie!!!
    Ma avete un'idea di cosa significhi un porto a oltre un miglio dalla costa…? facciamo ciò che sappiamo fare ragazzi…distinguiamoci per pregio e non per ridicolagine…Ci vogliono professinalità vere per certe cose (e non mi riferisco allo studio che ha progettato tale struttura. Finiamola…chi d'inverno fa l'idraulico tutto l'anno…d'estate non può fare il ristoratore…
    Pensiamo tutti a fare le cose utili e serie.. e non cloni su cloni..la necessità sul Gargano è quella di offire un territorio unico in italia con con servizi diversificati e qualificati, con infrastrutture e viabilità, con professionalità e non con la piu alta densità di strutture portuali di grande impronta…sembra siate sempre a fare la guerra a chi compra la macchina piu bella e grossa…senza pensare alla cose di cui il gargano davero necessita.

    Federico Piccolo

    1. ma perchè non cercate di migliorare la professionalità nel turismo e le proposte turistiche anche allungando un pò la stagione ( col clima che avete ! ), valorizzando però il vostro bellissimo paese e paesaggio, senza strafare. Non sono competente ma mi sembra un'impresa megagalattica, che magari non porta i frutti sperati e invece impiegando meglio quei soldi….

    1. Ora se veramente vuoi il tuo posto per tutta la vita è trasformare Peschici con un bel porto turistico con navi da crociera che ospiteranno in questa baia il progetto amaraterramia .e perfetto forza darenzo era cio che volevi.fatti valere adesso.

  2. bel progetto ….ma siamo sicuri che non sia un pò esagerato come struttura?io per quei paesi arroccati sul gargano avrei pensato ad un accesso più fluido con un prolungamento dell' autostrada,che non c'è!…e le strade sono impercorribili…(non per lo stato ma per le tortuosità che si incontrano)saluti dal Lago di Garda (VR)

  3. Mi chiedo se non sarebbe meglio puntare sul completamento della strada a scorrimento veloce del Gargano, ancora mancante della tratta Vieste- Vico che pensare a bellissime ma sovradosate strutture portuali che stante proprio l'esperienza rodiana non sembra causino miracoli economici, anzi direi il contrario. Stesso discorso per le ferrovie del gargano che hanno speso tantissimo negli ultimi 20 anni in un processo di ammodernamento inutile stante l'inadeguatezza del tracciato e la maggiore flessibilità e convenienza del servizio di autolinee.Andrebbe pensato un sistema integrato per la mobilità garganica pensato per i flussi residenti ed ache per quelli turistici possibilmente secondo una visione destagionalizzata.
    Michele Scirocco

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