![]() |
Fonte http://ecoalfabeta.blogosfere.it/ |
Si sente parlare sempre più spesso di impronta ecologica, vi siete mai
chiesti cos’è?
L’impronta ecologica è un metodo di misurazione che indica quanto territorio biologicamente produttivo viene utilizzato da un individuo, una famiglia, una città, una regione, un paese.
Questo concetto è stato introdotto nel 1996 da Mathis Wackermagel e William Rees.
A partire dal 1999 il WWF aggiorna periodicamente il calcolo nel suo Living Planet Report.
Utilizzando l’impronta ecologica, è possibile stimare quanti “pianeta Terra” servirebbero per sostenere l’umanità, qualora tutti vivessero secondo un determinato stile di vita. Confrontando l’impronta di un individuo (o regione, o stato) con la quantità di terra disponibile pro-capite (cioè il rapporto tra superficie totale e popolazione mondiale) si può capire se il livello di consumi del campione è sostenibile o meno. L’Italia ha un’impronta ecologica (sui dati 2005) di 4.2 ettari globali pro capite e nella classifica mondiale è al 29° posto per consumo.
Qui potete anche voi calcolare l’impronta ecologica che lasciate con il vostro tenore di vita.