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Monte Sant’Angelo PATRIMONIO MONDIALE UNESCO

La sera di sabato 25 giugno per il Gargano è festa, si festeggia Monte Sant’Angelo divenuto patrimonio UNESCO. La notizia si è sparsa molto velocemente in tarda serata, è stata votata all’unanimità a Parigi la candidatura seriale “Italia Langobardorum – I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” e resa pubblica dal Ministero dei Beni Culturali.
La candidatura definita seriale perché comprende centri, luoghi e città che conservano preziose testimonianze dei Longobardi in Italia, a livello storico-artistico, archeologico, documentario-epigrafico, linguistico e storico-agiografico.
La città circa tre anni fa ha presentato la candidatura per entrare a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO insieme ad altri centri della penisola italiana che sono accomunati da un passato longobardo: Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio e Gornate Olona (Varese), Spoleto, Campello sul Clitunno (Perugia), Benevento.
I beni presentati per la candidatura, pur nella diversità delle loro vicende, hanno conservato tradizioni e caratteristiche proprie, ma si presentano come contraddistinti da una forte identità, nella quale si innervano caratteri peculiari del popolo dei Longobardi. Per Monte Sant’Angelo il monumento che si propone per la candidatura è costituito dal complesso santuariale di San Michele, nel quale sono ancora evidenti alcune strutture che, insieme al ricco corpus epigrafico altomedievale, testimoniano la presenza dei Longobardi. La città col suo santuario rappresenta il punto più alto e significativo della storia religiosa dei Longobardi sia del Ducato di Benevento che del Regno di Pavia. La candidatura è stata formalizzata ufficialmente, dopo una lunga serie di lavori preparatori, nel gennaio del 2010. Da ieri, quindi, la Puglia ha il terzo sito Unesco dopo Alberobello e Castel del monte. Ed è una grande gioia e una grande soddisfazione per tutti i cittadini di Monte Sant’Angelo ma soprattutto per tutto il popolo garganico, per la Regione Puglia e ne fa da portavoce il presidente Nichi Vendola:
“Accolgo la notizia con grandissima gioia. Monte Sant’Angelo è uno dei luoghi più belli dell’intero Mediterraneo – ha aggiunto il Presidente – un angolo di Gargano che è insieme simbolo e sigillo della storia di questa straordinaria terra di Puglia in cui devozione e spiritualità si fondono in una dimensione profonda e coinvolgente. Il riconoscimento giunto da Parigi – ha continuato Vendola – premia un lavoro serio e puntuale svolto per oltre quattro anni a sostegno della candidatura Unesco e celebra il valore del culto di San Michele che, sostenuto da una passione non solo religiosa ma anche profondamente culturale, si respira nell’intero territorio pugliese e che fa parte della nostra identità popolare”.
“Questo straordinario successo – ha concluso Vendola – gratifica peraltro le importanti e attente azioni compiute dalla Regione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e per il consolidamento del segmento turistico religioso. Da Monte Sant’Angelo deve ora stringersi un’alleanza che pervada l’intero territorio verso un sistema turistico-culturale che offra opportunità di sviluppo e contemporaneamente esalti la ricchezza delle differenze, delle specificità e del fascino di ciascuno dei nostri multipli, bellissimi territori”.

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