Sant’Agata di Puglia (FG) |
5.683 comuni italiani (72%) contano meno
di 5000 abitanti, 832 ne hanno meno di 500 e in 1.116 si registra una
popolazione compresa tra 500 e 1.000 abitanti (ANCI,
2011). Questo è un dato significativo che permette di avere
nell’immediato la fotografia di un’Italia geograficamente eterogenea e
parcellizzata.
Siamo tutti a conoscenza delle difficoltà
che questi comuni stanno affrontando da quando Regioni e Stato hanno
tagliato il cordone ombelicale a causa delle ristrettezze economiche. È
così che i budget di queste realtà non permettono più una reale ed
incisiva programmazione delle attività volte alla regolare sopravvivenza
dell’ente; è così che si assiste ad un progressivo degrado del
territorio e delle risorse presenti (magicamente terreni agricoli
diventano edificabili per battere cassa), è così che vengono meno misure
e supporti alla crescita territoriale; è così che la stragrande
maggioranza dei comuni Italiani, in un mondo sempre più globalizzato in
cui le persone si spostano laddove esistono opportunità, sono a rischio
spopolamento. L’analisi è semplice: basta cliccare su wikipedia il nome
di un piccolo comune ed osservarne l’evoluzione demografica.
che questi comuni stanno affrontando da quando Regioni e Stato hanno
tagliato il cordone ombelicale a causa delle ristrettezze economiche. È
così che i budget di queste realtà non permettono più una reale ed
incisiva programmazione delle attività volte alla regolare sopravvivenza
dell’ente; è così che si assiste ad un progressivo degrado del
territorio e delle risorse presenti (magicamente terreni agricoli
diventano edificabili per battere cassa), è così che vengono meno misure
e supporti alla crescita territoriale; è così che la stragrande
maggioranza dei comuni Italiani, in un mondo sempre più globalizzato in
cui le persone si spostano laddove esistono opportunità, sono a rischio
spopolamento. L’analisi è semplice: basta cliccare su wikipedia il nome
di un piccolo comune ed osservarne l’evoluzione demografica.
Cosa resta da fare? Puntiamo tutto sul turismo? Assolutamente no! Ma non considerarlo è altrettanto sbagliato.