Dopo tre anni e tre mesi di carcere, torna in libertà l’uomo ritenuto
dagli investigatori un “boss” del territorio del Gargano, meglio
conosciuto come “Cintaridd”. Condannato
(senza il riconoscimento, da parte del tribunale di Foggia,
dell’aggravante mafiosa) nel febbraio scorso ad 11 anni di reclusione,
insieme ad altri imputati, per una serie di estorsioni ai danni di
imprenditori garganici, Angelo Notarangelo è stato scarcerato due giorni fa dal
Tribunale di Foggia.
“Grave e incomprensibile la decisione di scarcerare il boss Angelo Notarangelo, condannato a 11 anni per estorsione. Ci sembra un pessimo segnale per quegli imprenditori che, denunciando il pizzo e costituendosi parte civile nel processo, hanno reso possibile quella condanna“. Lo afferma Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Antimafia, a margine della missione che la Commissione sta svolgendo a Foggia. “Notarangelo ci è stato indicato da tutti i nostri interlocutori come il capo della famiglia mafiosa che da anni impone pizzo e obbedienza agli imprenditori di Vieste. Averlo prima condannato e poi scarcerato è una contraddizione che la Commissione intenderà approfondire“, conclude l’esponente di Led.