Dal termometro di facebook sembra che la situazione a Capojale peggiori sempre di più e ormai sia fuori controllo.
Il problema dell’inquinamento delle reti abbandonate in mare nel tratto degli allevamenti di cozze è solo uno di quelli che evidenzia come quel territorio sia, ormai, terra di nessuno.
Riportiamo il commento di operatore locale: “Questo è un altro regalo che ci fanno i forestieri.. Un peschereccio di Lesina che da qualche giorno si è adagiato al fondo nel Porto di Capojale.. La situazione è in drastico peggioramento nel nostro mare.. Domani mostro questo bel regalo alla capitaneria di porto.. Attendo ancora che vengono assegnati gli ormeggi per le barche e buttato fuori chi viene e usa Capojale come una pattumiera..
Io dico che noi Cagnanesi siamo troppo buoni..
Quando si spostano le nostre barche e vanno fuori in altri porti, Manfredonia e lesina in primis vengono minacciati dai pescatori locali.. Affondano le barche o se sono buoni fanno trovare le taniche di benzina a bordo per avvisare che è meglio che se ne vanno”
“Questi sono coloro che si lamentano delle reti (che da bestie buttano i nostri pescatori in mare, e chi ha il potere di fermare questo scempio non lo fa)…. E’ un peschereccio di Manfredonia .. Un peschereccio che pesca a 300 metri dalla costa (dovrebbe essere a 3 miglia, o meglio 6 km dalla costa) con la matricola coperta dal telo che vedete.. Quella rete distrugge tutto”..scrive un operatore locale del settore.
Pesca a strascico sotto costa nel tratto Capojale-Calarossa/Torre Mileto |
Si auspica che un’azione forte della Capitaneria di Porto possa ristabilire la legalità in questo importante pezzo di Gargano.