
Academia.edu è un’utile piattaforma dove appassionati e studiosi trovano materiale, anche molto aggiornato, sugli studi in corso.
Nel mio caso, il tema d’interesse è il Gargano e tra le ultime pubblicazioni interessanti caricate vi è “Vieste e il Faro di Sant’Eufemia“, tra gli output del progetto “Il cammino dei Fari dell’Adriatico”.
Il documento (scaricabile da academia.edu o qui) contiene i risultati delle più recenti ricerche sull’isolotto di Sant’Eufemia al largo di Vieste e le sue preziose testimonianze epigrafiche che ci parlano del culto di Venere Sosandra così come del passaggio del doge veneziano Orseolo II. Ve ne consiglio la lettura.

Ad attirare maggiormente la mia attenzione una carta del 1618 raffigurante la flotta veneziana al largo della Puglia. Sulla destra compare Vieste con il toponimo “Biestici”, variante del più usuale “Bestice” che sembra strizzare l’occhio alla vicina Peschici.
Non è un segreto che l’Adriatico fosse dominio della Repubblica Marinara di Venezia e che navi stazionassero spesso nelle acque garganiche così come intorno alle Isole Tremiti. Lo scopo era quello di difendere i mari dalle incursioni dei pirati, come quella che nel 1554 aveva visto proprio la cittadina di Vieste soccombere con centinaia di morti (il racconto della Chianca Amara esagera il numero a 5000 vittime).
Di seguito potete visionare una zoomata della carta su Vieste e in fondo al post trovare il link per scaricare il pdf originale sul sito fonte Gallica.fr.
