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C’era una volta l’orso sul Gargano

Se il lupo è tornato lo spauracchio di molti sul Gargano, si pensi che un tempo in questo territorio era presente l’orso.
Qualcuno ha già ipotizzato la presenza dell’orso in Puglia e ci sono dati più concreti ai quali affidare queste congetture.
Innanzitutto ne sono state trovate tracce come ossa antiche (Aspetti naturalistico-ambientali del Parco nazionale del Gargano, con particolare riferimento al nucleo autoctono di Capriolo, Fontanas e Cerritelli) ma è anche nella memoria immateriale e storiografica che possiamo ritrovare frammenti di questa antica presenza, probabilmente scomparsa già nel medioevo.
In “Etnografia e miti della Daunia Antica” (di Maria Leonarda Notarangelo) si cita un episodio curioso riportato da Giamblico in Vita di Pitagora: “A quanto si dice, Pitagora catturò l’orsa daunia che faceva gravissimo scempio tra la popolazione: dopo averla accarezzata a lungo, le diede da mangiare focacce e frutti e le fece giurare che non avrebbe più toccato un essere umano, quindi la lasciò andare; quella subito si allontanò alla volta delle montagne e dei boschi, e da allora non la si vide più assalire neppure un animale”.
Siamo al VI sec a.C. e il fatto, seppur ascrivibile a un racconto quasi mitologico, può essere sicuramente preso in considerazione se si cercano riferimenti della presenza dell’orso nel nostro territorio.

 

Avvicinandoci a noi è in “Vocabolario dei dialetti garganici”, scritto qualche anno fa da Francesco Granatiero, che troviamo ancora l’orso nelle sue varianti dialettali:
Orso: urse (0-4, 6-8, 12-14, 16m), dd’àurse (5m), gurse (n5), órse (6m), dd’urse (7m), òrse (9c), vurse (13g), jurse (13-14), urze (15f, Spl), jurze (Spl) m.;

Sullo studio dei toponimi per determinare la biogeografia delle specie animali è apparso ultimamente un interessante lavoro che trovate qui.

Qualcuno potrebbe contestare che gli stretti rapporti con gli abruzzesi dovuti alla transumanza o il tramandarsi della figura dell’animale nei racconti abbia permesso la presenza del termine orso anche sul promontorio garganico, e ciò è vero ma la raccolta continua e arriviamo a Orsara di Puglia il cui toponimo potrebbe derivare proprio dalla presenza degli orsi (altra ipotesi è che derivi da un tale Ursus, personaggio ritrovato nelle fonti di età longobardo-bizantina).

Stemma di Orsara di Puglia

AGGIORNAMENTI 2023:

Arrivano due segnalazioni interessanti:
– un toponimo medievale scomparso “Coglione dell’orso” in territorio di San Marco in Lamis (tra Zazzano e Coppa Ferrata), segnalato da Massimo Tardio che lo riporta dalla descrizione medioevale dei confini dell’Abbazia di San Giovanni in Lamis;
– ancora il toponimo “Coppa Casa dell’Orso” ancora esistente in Foresta Umbra, segnalazione di Francesco Troia.

Per adesso è tutto, in attesa di altre notizie sull’orso “garganico”.

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