La tomba della medusa di Foggia in 3D
Rilievo tridimensionale su base fotogrammetrica dell’ipogeo della Medusa a Foggia, nell’antico territorio di Arpi.
Rilievo tridimensionale su base fotogrammetrica dell’ipogeo della Medusa a Foggia, nell’antico territorio di Arpi.
Mentre i Carabinieri Forestali sono impegnati a fronteggiare le questioni più disparate per difendere il patrimonio ecologico del Gargano da comportamenti illegali, irrispettosi e imprudenti (vedi qui, ad esempio), si trovano anche a rischiare la vita a causa di episodi criminosi come quello successo pochi giorni fa in Foresta Umbra, quando un forestale è stato investito da una motocross che non si è fermata al posto di blocco (leggi tutto). Il compito dei forestali, specie in un territorio complesso come il Gargano, è fondamentale per la tutela dell’ambiente e, nonostante tutto, siamo certi che tra loro ci siano persone che svolgono il loro lavoro con abnegazione e passione. Per quanto poco possa significare, al forestale investito e alla sua famiglia va la vicinanza del blog amaraterra.com.
Soltanto per qualche ora i cancelli del secolare monumento sono stati aperti l’ 8 settembre, in occasione dell’annuale festa della Madonna Un altro anno è trascorso senza che si siano fatti passi significativi per il restauro dell’Abbazia di Santa Maria di Kàlena a Peschici. Soltanto per qualche ora (tradendo la consuetudine dell’intera giornata), i cancelli del secolare monumento (risalente, secondo lo storico Pietro Giannone, all’872 d.C.) sono stati aperti, l’ 8 settembre, in occasione dell’annuale festa della Madonna. Fedeli e rappresentanze istituzionali hanno partecipato alla messa in chiesa Madre, officiata da Padre Tonino Zoccano, e al “cammino”, scandito dai canti mariani, verso l’abbazia , dove è stato recitato il santo Rosario. Anche quest’anno, tante le persone giunte da altri paesi e varie Associazioni (oltre al “Centro Studi Martella”, il “Comitato di tutela del mare del Gargano”,“l’Archeoclub di Foggia”, l’”Osservatorio Ideale Torre di Belloluogo” di Lecce); presenti il pittore Franco Maruotti (autore di una recentissima tela sull’abbazia) e la scrittrice Lucia Tancredi (che, in questa “peregrinazione”, ha guidato un gruppo di amici). Suggestivo ed emozionante il risuonare del canto religioso di un soprano di talento tra le antiche mura della chiesa di Santa Maria di Kàlena: Rosa Ricciotti, a sorpresa, ha omaggiato la Madonna con una suggestiva “Ave Maria”, toccando il cuore dei presenti e del pubblico virtuale che ha partecipato all’evento sui social. “Un’Ave Maria, salita direttamente al cielo dal tetto sfondato!” ha commentato Santa Picazio Il video, diffuso su Fb, è diventato virale, visualizzato in un sol giorno da oltre mille internauti. Che dire del monumento? Sinceramente, speravamo di trovarlo in condizioni migliori! Invece, solito scenario: il campanile a vela, contenente un prezioso bassorilievo di Madonna orante del 1393, sempre più pericolante… Negato l’accesso agli ambienti più strettamente conventuali. Al solito, solidamente sbarrate le porte, e preclusa la visione
Fonte lucera.altervista.org La serie, strutturata attualmente (la versione inglese ne comprende una in più) in 6 episodi da circa 10 minuti l’una, analizza i rapporti tra cristiani e musulmani in Capitanata durante il XIII secolo oltre ad illustrare i risultati degli scavi presso l’abitato abbandonato di Tertiveri. Le ricerche dei due professori fanno parte di un progetto molto ampio dell’Istituto storico Germanico di Roma (vedi link) tra i cui collaboratori c’è anche l’Università di Foggia. Buona visione. PUNTATA 1 – Lo svevo ed i musulmani PUNTATA 2 – I vescovi della Capitanata PUNTATA 3 – Lo scavo a Tertiveri PUNTATA 4 – La cripta del vescovo e la tomba del musulmano PUNTATA 5 – Il pezzo chiave – il pastorale PUNTATA 6 – La fine dei Musulmani PUNTATA 7 – The General Interview with Prof Dr Lukas Clemens (in inglese) EPISODE 1 | Lo svevo ed i musulmani (prima puntata) In seguito ad una rivolta, l’imperatore Federico II di Svevia aveva progressivamente deportato migliaia di saraceni dalla Sicilia nella città pugliese di Lucera. Nella storiografia nazionalista del IX secolo ed anche dai nazisti, per i quali Federico II è sempre stato un simbolo della rivendicazione del potere tedesco in Europa, è rimasta per tanto tempo la convinzione, che questi musulmani fossero stati arrestati come punizione per la loro ribellione ed imprigionati nel castello della città di Lucera. Il Prof. Lukas Clemens, storico e archeologo da Trier, analizza criticamente con la sua ricerca questa prospettiva che appare distorta e ricostruisce un’immagine molto diversa del rapporto tra l’Imperatore del Sacro Romano Impero ed i “suoi” musulmani in Italia. EPISODE 2 | I vescovi della Capitanata (secunda puntata) L’interesse di ricerca primario del Prof. Lukas Clemens è incentrato sul contesto storico generale: Anche dopo la morte di Federico II nel XIII secolo una
Un racconto digitale che coniuga approfondimento e narrazione per un percorso didattico attraverso le epoche e la storia del Santuario di San Matteo a San Marco in Lamis. Questa swipe story offre a tutti, attraverso un racconto immaginario, la possibilità di conoscere e approfondire le vicende del santuario, ma suscita anche l’interesse per un viaggio più ampio e un cammino più lungo, che percorra l’intero promontorio del Gargano, con i suoi santuari, i culti, i centri storici, le tradizioni. Scarica per Android Scarica per iOs Leggi altro sul progetto dellUniversità di Vari Aldo Moro
ATTENZIONE! Questo blog si è trasferito da Blosgpot a WordPress in data 16/01/2020.
Se dovessi riscontrare immagini mancanti, post incompleti o altri problemi causati dalla procedura di trasferimento, sei pregato di segnalarlo a info@amaraterramia.it, te ne sarò grato.
Articoli recenti
Tag