Vai al contenuto

VIDEO: su Rai3 (Kilimangiaro) Castelpagano e gli eremi di Pulsano – Puntata del 22 ottobre 2017

Fabio Toncelli a Kilimangiaro di Rai3: secondo appuntamento con il “Cacciatore di Paesaggi”. Questa volta mi sono avventurato in una gola silenziosa dove fiorì la prima vita monastica del nuovo culto venuto dall’oriente, il Cristianesimo. In Puglia, partendo dalla suggestiva abbazia di Santa Maria di Pulsano, tornata in tempi recenti centro di meditazione e preghiera, mi sono spinto lungo le scoscese pareti di una gola selvaggia.   Vedi anche “Il viaggio del Kilimangiaro a Rodi Garganico“

Leggi tutto »

L’abbazia di Sant’Agata a Serracapriola e il suo inarrestabile declino

Nel territorio di Serracapriola, ben visibile dal treno e dall’autostrada tra Puglia e Molise, giace (ormai) questa enorme abbazia abbandonata intitolata a Sant’Agata. Il degrado la avvolge tutta, stiamo per perdere un altro pezzo di storia. Per chi volesse saperne di più Discussione a proposito su facebook Per chi volesse saperne di più Foto di Alfio Nicotra risalenti agli anni 60

Leggi tutto »

VIDEO: Signs out of time (Marija Gimbutas e i culti neolitici europei)

Documentario sull’archeologa Marija Gimbutas, i cui studi sulle antichissime popolazioni europee hanno rivelato che un tempo la società si fondava su valori che escludevano il mito della guerra, della tirannia, della violenza e dell’oppressione. Un’epoca in cui la popolazione si stringeva attorno alle donne come portatrici di sani valori e principi che si traducevano in una reale condizione di pace, benessere fisico e spirituale. Situazioni surreali che non si sono mai potute più verificare. Vedi anche la Dea Madre di Passo di Corvo Statuette di dee ritrovate in varie parti d’Europa Statuette di dee ritrovate in varie parti d’Europa Quanto ancora possono dirci l’archeologia e i manufatti del nostro territorio sul nostro passato e sui rapporti tra uomo e natura? Un esempio è questa statuetta ritrovata qualche anno fa in una cavità difficilmente accessibile del Gargano. C’è ancora tanto da fare in merito. Statuetta rinvenuta a Monte Sant’Angelo (Grotta Vaira) Figura scolpita nella stessa grotta dove fu ritrovata la statuetta della prima figura, foto Michel Di Bari Ma, avvicinandoci ai giorni nostri, quanto di queste millenarie tradizioni si è tramandato fino a noi? Delle riflessioni spontanee nascono guardando queste “pupe” usate durante il pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna dell’Incoronata di Foggia, con tratti geometrici riconducibili a quelli dauni e ancor prima del bronzo e neolitici. La Madonna come “moderna” dea madre?

Leggi tutto »

Fari e torri “all’asta”, c’è anche Monte Pucci (Peschici)

L’Agenzia del Demanio propone sul mercato la rete dei FARI e degli EDIFICI COSTIERI, beni di proprietà dello Stato situati in contesti di assoluta bellezza e carichi di suggestione. Questi immobili possono essere recuperati e sottratti al degrado grazie a progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili, nel pieno rispetto della tutela e salvaguardia del territorio. Lo strumento utilizzato è la concessione di valorizzazione fino a un massimo di 50 anni. Tra gli immobili anche la “nostra” Torre Monte Pucci, tappa fotografica obbligata per chi va a Peschici. I dettagli del bando qui

Leggi tutto »

«La Legge» della mafia garganica, feroce oggi come sessant’anni fa

di Giuseppe Sansonna La descrizione della sua prepotenza e il servilismo fatalista della gente erano già presenti nel romanzo del francese Roger Vailland (1956) e nel film omonimo di Jules Dassin, ambientato in una Carpino che nella versione italiana divenne un paesino della Corsica In quest’epoca di sovresposizione drammaturgica della malavita, traGomorree Suburre fin troppo glamour, allignava da tempo, nella penombra garganica, una mafia quasi ignorata dai media. Il sangue innocente, versato all’improvviso, ha spianato i riflettori sull’efferatezza di questa congrega di ex allevatori, assurti a trafficanti internazionali. Arcaicamente dediti a smaltire i cadaveri dei nemici nei trogoli dei maiali, o sul fondo delle locali gole carsiche. Un fenomeno dai germi antichi, colti in embrione, nell’estate del 1956, dal parigino Roger Vailland. Scrittore di matrice surrealista, vagava da flaneur tutto il giorno, per le campagne garganiche.  Raccogliendo rosmarino, lauro e cipolle selvatiche, osservava stupito «uomini seduti per ore e ore sugli scalini di casa, immobili, muti, in contemplazione del nulla». Dietro il servilismo fatalista di tanti poveri cristi intravide una prepotenza organizzata, una mafia garganica che ancora non esisteva. Leggi tutto sul Corriere del Mezzogiorno

Leggi tutto »

ATTENZIONE! Questo blog si è trasferito da Blosgpot a WordPress in data 16/01/2020.
Se dovessi riscontrare immagini mancanti, post incompleti o altri problemi causati dalla procedura di trasferimento, sei pregato di segnalarlo a info@amaraterramia.it, te ne sarò grato.