La passione per questa festa, a Peschici, era così radicata che quando nel 1931 la Regia Questura di Foggia mandò una circolare a tutti i podestà della Capitanata che vietava questa festa … i peschiciani la ignorarono, allegramente.
Arrivano poi i tempi della modernità, il suo cantore Giulio D’Errico diventa nonno e, dopo decenni di oblio, Zeza Zeza viene minuziosamente ricostruita da sua nipote Lucrezia D’Errico alle scuole medie. La piccola Lucrezia, nome da cui proviene il diminutivo Zeza, mette per iscritto quella preziosa testimonianza orale tramandata dal nome. E’ la salvezza di Zeza perché, quando Lucrezia diventata adulta diventa insegnante, la condivide con i suoi allievi coinvolgendoli in modo appassionante