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Amara terra di chi….

Amara terra di chi ogni giorno per una piccola mollica di pane sazia la sua avidità sulle spalle dei miseri e dei disperati. Amara terra di chi si crede padrone dell’acqua del cielo e della speranza di vedere un giorno la propria risurrezione di fronte alla paura e alla vegogna. Amara terra dei disonesti per amore che credono di vivere come dannati alla violenza e al sopruso. Amara terra di tanti che non sanno come ribellarsi che cercano come miseri mendicanti il cibo quotidiano di una esistenza perduta e mai ritrovata. Amara terra di chi con spietata violenza impone la volontà di poter uccidere ogni piccolo pensiero di libertà mentre tutto attorno il silenzio scende senza cancellare il proprio peccato. Amara terra di una religione imposta non dallo spirito ma dal guadagno e per questo classifica le ore del tempo come monete per una infinita ricchezza. Amara terra dei sogni e dei desideri e nell’agonia di chi vuole un proprio riscatto si erge lontano la forza e il coraggio di travolgere ogni ostacolo. Buemi  

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VIDEO – Anni 50 – Padre Pio celebra una messa / Padre Pio vota

  E’ curioso veder annoverato subito dopo personalità importati del mondo della politica Padre Pio, questo ci fa capire l’importanza che aveva al tempo a livello nazionale.   01/08/1956 Sagre della montagna. San Giovanni Rotondo: Padre Pio celebra la Messa per l’Unione italiana Messa degli Artisti durante la festa della montagna.

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Sono cominciate le prospezioni geosismiche al largo della Puglia…alla ricerca del petrolio

Ecco il tragitto della nave Princess (aggiornato alle ore 23.30 del 21 novembre 2011) che sta svolgendo le indagini geosismiche alla ricerca del petrolio al largo delle coste pugliesi. Tra qualche mese, se non faremo qualcosa, quella nave sarà davanti alle coste del Gargano. Fonte: www.marinetraffic.com AGGIORNAMENTO 25 novembre: Immagine Ieri sera la “Princess” la “Thor Guardian” e la “Thor Server”erano sparite dalla mappa di Marine Traffic, ma stamane la stessa mappa rivela cosa hanno fatto le tre navi della NP nelle ore notturne. La immagine qui unita, ripresa alle 8,32 di stamane, lo mostra chiaramente. Hanno operato in andirivieni, con gli Air Gun in azione, fino a 10 miglia nautiche dalla costa pugliese, infischiandosene bellamente di tutte le norme e gli accordi presi con le autorità italiane.. Vincenzo Rizzi da Facebook Tutti i consigli regionali dicono NO AGGIORNAMENTO 5 dicembre: ho trovato un video di telenorba Post correlati:  Se la marea del golfo fosse nel nostro mare? Ispezioni petrolifere degli anni ’60 sul Gargano Cosa pensano i ragazzi del Gargano sulla questione petrolio Imbarcazione civile verso la Princess in segno di protesta Servizio tg3 manifestazione NO PETROLIO Laboratorio ambientale per tutela del mare Ministero dice si alle trivellazioni Regione Puglia, petrolio no grazie Votate il sondaggio sulla colonna destra del blog

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La leggenda dell’antica città sommersa di Santa Pelagia e San Nicolao de Petra

Torre Pietra. La tradizione popolare vuole che sul fondo del golfo di Manfredonia sia sprofondata un’antica città, che risalirebbe al IV secolo d.C. Gli studiosi frenano sebbene l’importanza dei beni sommersi sia indiscutibile. Sino ad ora era stata considerata soltanto come una leggenda, ma il paese sommerso nel mare di Manfredonia potrebbe rivelarsi reale. Le vicende di Santa Pelagia, la città sommersa nei fondali di Zapponeta e Torre Tivoli, si arricchiscono di nuove informazioni. La leggenda incominciò a diffondersi nel IV secolo d.C. alla morte di suor Pelagia, la quale indicò in sogno a Simplicio, settimo vescovo sipontino, il posto esatto dove edificare la chiesa. Intorno ad essa ci sarebbero stati diversi edifici per i pellegrini, ma nell’anno Mille, forse per via di un sisma, sarebbe scomparsa ogni traccia del complesso. Per, neanche la scoperta di monete e anfore nel mare del leggendario agglomerato urbano ha convinto gli esperti della reale esistenza di quella città. Anche secondo la famosa ricercatrice Catherina Delano Smith, che durante gli anni Settanta del XX secolo ha curato il libro Terra, vita e mutamenti sulle coste del Tavoliere, le garanzie sono troppo deboli. Testimoni di alcuni ritrovamenti sono i pescatori che da diverso tempo pescano nel golfo basolati, possibili segni di una città sommersa La zona di Torre Petra indicata con il segnaposto  La zona è stata soggetta a erosione e sprofondamento anche dopo il IV secolo, come vediamo nel caso della zona di Torre Pietra, molto vicina a quella di Torre Rivoli. Traeva il suo nome dal fatto che di fronte a sé, verso il mare, c’era il promontorio di San Nicolao de Petra, ovvero un sito costiero che via via nei secoli, per la lenta erosione marina, è divenuto isola per poi inabbissarsi definitivamente (nei mesi primaverili e autunnali, col mare calmo, è

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