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Ancora un sequestro di reperti archeologici detenuti illegalmente, 2 arresti

E’ uno tra i maggiori sequestri operati sul territorio dal 1994 ad oggi, grazie al quale sono state restituite alla collettività pezzi di grande valore storico e archeologico, compresa la pantofola appartenuta al beato papa Innocenzo XI“ Foggia, sequestrati reperti archeologici: arresti a Cerignola e Orta Nova „Si tratta, spiegano i finanzieri, di uno tra i maggiori sequestri operati sul territorio dal 1994 ad oggi, grazie al quale sono state restituite alla collettività pezzi di grande valore storico e archeologico perfettamente conservati: tra questi, un raro “vaso filtro” dipinto, diversi crateri con anse a volute decorate da testine di Medusa, una pregiatissima coppia di ferma trecce in lamina d’oro e un raffinato contenitore per oli profumati di pasta vitrea colorata, tutti dall’elevatissimo valore e tutti al vaglio della Sovrintendenza per i Beni Archeologici. Per il fatto, i finanzieri hanno arrestato, con le accuse di detenzione abusiva di armi, ricettazione e violazione delle norme a tutela dei beni culturali, due persone: un 48enne di Orta Nova, con precedenti specifici, e di un avvocato 61enne di Cerignola. Il gip ha convalidato gli arresti e mentre il 48enne resta detenuto, il legale è stato rimesso in libertà, non ritenendo fossero ancora necessarie le esigenze cautelari. Leggi tutto “ Potrebbe interessarti: http://www.foggiatoday.it/cronaca/arresti-sacra-reliquia-sequestri-reperti-archeologici.htmlSeguici su Facebook: http://www.facebook.com/FoggiaToday

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Ultimo sfregio al centro storico di Vico del Gargano, tra i Borghi più belli D’Italia

A voi una fresca cartolina da Vico del Gargano, centro si può fregiare del marchio I Borghi Piu’ Belli D’Italia.Pochi mesi fa un delegato di questa associazione visitò a Vico e, timidamente, parlò di alcuni interventi architettonici non propriamente rispettosi del contesto ma disse che, tutto sommato, il centro storico “stava bene” (giudizio molto ottimistico…).A Vico del Gargano da anni il centro storico è preso d’assalto da interventi non solo fuori contesto ma anche orribili (e non poco).Mi auguro che i lavori che vedete in foto non siano stati autorizzati perché in tal caso penso che ci sia una grave responsabilità della struttura comunale. Leggi anche: Storia di un’antica torre sfregiata a Vico del Gargano Vico del Gargano, come distruggere uno dei “borghi più belli d’Italia” Si continua a distruggere il centro storico di Vico del Gargano

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VIDEO: Trabucco – Più che un Uomo, un’Anima

Itinerario emozionale tra le reti e le cime che intrecciano volti e storie del Trabucco da Mimì. Documentario onirico e un po’ ibrido per sondare l’anima di quel complesso groviglio di assi e antenne che squarciano l’orizzonte dagli aspri scogli di Punta San Nicola. E se il Trabucco fosse un uomo? Una domanda e la certezza di scoprire molto di più che un ristorante. Tre lunghe sessioni di ripresa, supportate e sopportate dai trabucconauti a lavoro in un frizzante fine settimana di luglio. L’esigenza di raccontare le menti e le mani che tramandano un rapporto secolare tra la finitezza dell’uomo e l’infinito del mare. La voglia di perdersi negli intimi ingranaggi di questa macchina spirituale che è il Trabucco. TrabuccoTales è un Video Contest promosso dal prestigioso ristorante “Al Trabucco da Mimì”, incentrato sui temi della tradizione, del turismo di mare, della valorizzazione del territorio e della buona cucina. I partecipanti sono stati chiamati a realizzare un video della durata massima di 10 minuti, impiegando qualsiasi tecnica audiovisiva a loro disposizione: un’opportunità di raccontare un luogo intriso di tradizione marinara e un autentico pezzo di storia del Gargano attraverso i propri occhi e la propria arte.  Vedi gli altri video

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I restauri della Chiesa di San Nicola di Mira a Carpino

Da qualche anno a questa parte la chiesa “madre” di Carpino, San Nicola di Mira, è stata sottoposta a diversi restauri, strutturali e non, con una visibile differenza nelle sue parti principali come la facciata e il campanile. Pubblichiamo la relazione dell’Architetto Domenico Zezza, progettista e direttore dei lavori. La chiesa di San Nicola si scorge bene da qualsiasi punto si guardi Carpino e ne caratterizza la parte più alta PRIMA DOPO PRIMA DOPO  DURANTE I LAVORI

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VIDEO RAI1 TV7: LA QUARTA MAFIA (la mafia del Gargano)

Servizio ben fatto sulla “quarta mafia”, quella del Gargano. Buona visione, e rialziamoci! Fotogramma del servizio riferito a immagini trasmesse in esclusiva di un omicidio di mafia avvenuto ad Apricena Link video Scarica video Da http://www.immediato.net/2017/09/23/a-foggia-la-quarta-mafia-omicidi-stragi-e-lupare-nel-focus-di-tv7/ Focus di TV7, rotocalco del Tg1, sulla mafia foggiana. Ieri sera l’approfondimento dopo quanto accaduto negli ultimi mesi, soprattutto sul Gargano. Filmati e testimonianze su quella che è definita la “quarta mafia”. Forse meno “cinematografica” di altre – come ha detto l’ex questore, Piernicola Silvis nel corso della trasmissione – ma tra le più spietate. In esclusiva TV7 ha trasmesso il video dell’agguato mortale del 21 giugno scorso ad Apricena, dove un commando armato uccise Nicola “mezzo chilo” Ferrelli, 40 anni e suo zio, Antonio Petrella, 54 anni. Nelle immagini si notano tre killer scendere dal proprio veicolo per avvicinarsi al Fiat Doblò – con dentro le vittime – e fare fuoco. Pochi attimi per completare una mattanza. Seguiranno altre morti, come l’omicidio di Matteo Lombardozzi a San Severo il 15 luglio, l’uccisione di Omar Trotta il 27 luglio a Vieste davanti a numerosi turisti in un locale del centro storico e, infine, la strage del 9 agosto a San Marco in Lamis dove trovarono la morte il boss Mario Luciano Romito, suo cognato e due contadini innocenti. Omicidi, stragi, ma anche lupare bianche. E qui le telecamere si spostano a Mattinata dove da oltre un anno non si hanno notizie del giovane Francesco Armiento. Il giornalista Alessandro Gaeta con Pierpaolo Fischetti e Luisa Lapomarda “Dal primo giorno della scomparsa, non c’è stata alcuna speranza – ha detto la madre, Luisa Lapomarda -. Quello che è successo non è giusto. Ci hanno distrutto. Non hanno distrutto solo Francesco ma un’intera famiglia. Ora chiedo che le indagini possano continuare. Non siamo in una metropoli”. Con lei,

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